Leonardo Del Vecchio rafforza ulteriormente la propria quota nel capitale di Generali, portandosi dal 6,23% al 6,30% dopo avere acquistato 1,06 milioni di azioni, pari allo 0,07% del capitale. Lo si apprende da un internal dealing.
Del Vecchio tramite Delfin ha rilevato lo scorso 8 dicembre 100.000 azioni a un prezzo medio di 18,6087 euro, 232.267 titoli a un prezzo medio di 18,6086 euro, 35.440 azioni a un prezzo medio di 18,5928 euro, 108.367 titoli a un prezzo medio di 18,6192 euro, 8.260 azioni a un prezzo medio di 18,594 euro, 39.238 titoli a un prezzo medio di 18,6468 euro, 32.922 azioni a un prezzo medio di 18,5701 euro, 4.312 titoli a un prezzo medio di 18,6025 euro e 1.864 azioni a un prezzo medio di 18,605 euro.
Lo scorso 9 dicembre ha acquistato 100.000 titoli a un prezzo medio di 18,4991 euro, 11.887 azioni a un prezzo medio di 18,5708 euro, 76.767 titoli a un prezzo medio di 18,5517 euro, 34.264 azioni a un prezzo medio di 18,5487 euro, 25.225 titoli a un prezzo medio di 18,5679 euro, 98.626 azioni a un prezzo medio di 18,5257 euro, 143.798 titoli a un prezzo medio di 18,5522 euro, 2.364 azioni a un prezzo medio di 18,48 euro, 5.956 titoli a un prezzo medio di 18,59 euro e 1.113 azioni a un prezzo medio di 18,5825 euro.
Il tutto avviene a poche settimane dell’annuncio del patto di consultazione siglato con Leonardo Del Vecchio in vista del rinnovo del cda, a cui ha aderito anche la Fondazione Crt. Considerando anche il nuovo pacchetto acquistato da Caltagirone, suddetto patto salirebbe al 15,58% del capitale.
