Mercati asiatici – Seduta negativa, crolla Hong Kong (-1,5%)

Seduta in rosso per i principali listini asiatici dopo la brusca frenata di Wall Street appesantita dalla debolezza dei titoli tecnologici.

Il pullback del mercato, con l’S&P 500 fresco dal suo 67esimo massimo storico quest’anno, arriva mentre gli investitori guardano all’ultimo aggiornamento della politica economica e dei tassi di interesse della Federal Reserve mercoledì.

L’istituto di Washington potrebbe annunciare un’accelerazione nel ritiro degli stimoli e aprire ad un rialzo dei tassi di interesse nel 2022 per contrastare le pressioni inflazionistiche, specialmente dopo i dati sui prezzi al consumo ai massimi da quasi 40 anni.

Oggi, invece, il Dipartimento del Lavoro Usa rilascerà il dato sull’indice dei prezzi alla produzione per novembre, che mostra come l’inflazione sta impattando sui costi per le imprese. Quel rapporto sarà particolarmente importante con la riunione della Fed di martedì e mercoledì.

Tornando in Asia, il persistere delle preoccupazioni per gli sviluppatori immobiliari ha fatto crollare il listino di Hong Kong. In calo anche Tokyo, Seoul e Shanghai.

le azioni di Shimao Group Holdings sono crollate del 12,6% a Hong Kong a causa delle preoccupazioni sulla sua situazione finanziaria. Shimao è tra le molte società immobiliari che stanno affrontando controlli più severi sui livelli di debito.

Seduta pesante anche per China Evergrande Group, uno dei più grandi sviluppatori cinesi con oltre 300 miliardi di dollari di debiti, che ha ceduto il 6,4%.

“Le recenti verifiche hanno attanagliato Shimao Group Holdings, il 13° più grande sviluppatore cinese per vendite contrattuali, sulla sua posizione di liquidità e capacità di servizio del debito. Ciò potrebbe continuare a mettere sotto osservazione il settore immobiliare oggi”, ha affermato Yeap Jun Rong di IG.

Altra preoccupazione è il primo caso segnalato in Cina della variante omicron del coronavirus identificato per la prima volta a Wuhan alla fine del 2019, ha aggiunto Yeap.

I leader cinesi hanno promesso tagli alle tasse e sostegno agli imprenditori per sostenere il crollo della crescita economica mentre il paese è alle prese con bancarotte e insolvenze tra gli sviluppatori immobiliari causate dalla campagna per frenare l’aumento del debito.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,1275 mentre il dollaro yen si porta a 113,62. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent +0,4% a 74,66 dollari al barile e il Wti +0,3% a 71,50 dollari al barile. Oro stabile a 1.788 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, Cina in flessione con Shanghai a -0,6% e Shenzhen a -0,2%. Hong Kong crolla a -1,5%.

In Giappone, Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,7% e 0,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones e S&P500 cedono lo 0,9%, mentre il Nasdaq lasica sul terreno l’1,4%.