Seduta perlopiù piatta per i tassi dei benchmark decennali europei con gli investitori che continuano a monitorare i segnali sulle prossime mosse delle banche centrali.
Listini continentali incerti con il Ftse Mib che ha comunque resistito sulla parità.
L’indice grezzo dei prezzi alla produzione (PPI) statunitense ha evidenziato un incremento dello 0,8% su base mensile, superiore alle attese (+0,5%) e al dato di ottobre (+0,6%). Su base annua, i PPI sono aumentati del 9,6%, meglio delle attese (+9,2%) e del dato del mese precedente (+8,6%).
Dati di fronte ai quali cresce sempre più l’attesa per la riunione della Fed che si concluderà domani sera e da cui gli operatori aspettano un accelerazione del ritmo di riduzione degli acquisti di asset, azione che consentirebbe ai funzionari di iniziare ad aumentare i tassi il prossimo anno.
Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha collocato Btp triennali con scadenza agosto 2024 per l’intero ammontare di 3,5 miliardi al tasso negativo di -0,10%, in aumento di 6 punti base rispetto allo scorso mese, per un rapporto di copertura di 1,21.
Intanto il rendimento del decennale italiano si fissa allo 0,93% (-1 bp) con uno spread a 128 punti.
