Oil & Gas (-1,3%) – Ribassi generalizzati nel settore in scia alle tensioni sul prezzo del gas

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il -0,6% a quota 26.551. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,3%, rispetto al -1,5% del corrispondente indice europeo.

Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà sulle riunioni delle banche centrali, in particolare quella della Fed. Mercoledì l’istituto di Washington potrebbe annunciare un’accelerazione nel ritiro degli stimoli e aprire ad un rialzo dei tassi di interesse nel 2022 per contrastare le pressioni inflazionistiche, dopo i dati sui prezzi al consumo ai massimi da quasi 40 anni.

Successivamente si riuniranno anche la Bce e la Bank of England, con quest’ultima meno propensa ad aumentare il costo del denaro alla luce della nuova ondata di contagi che sta investendo il Regno Unito e che potrebbe spingere Downing Street a chiudere di nuovo le scuole.

In generale, la diffusione della variante Omicron ha alimentato le incertezze in merito all’impatto della pandemia sulla ripresa, incrementando la volatilità sui mercati nel mese di dicembre, anche se gli ultimi dati sulla pericolosità del nuovo ceppo sembrano piuttosto rassicuranti.

Il prezzo del gas in Europa di provenienza russa è salito del 10% sopra quota 116,4 euro per megawatt l’ora all’apertura delle negoziazioni odierne, per la prima volta dall’inizio di ottobre.

Sono i valori massimi degli ultimi due anni, fino al 2020 il prezzo medio della materia prima era rimasto attorno a 15 euro.

Il balzo dei prezzi arriva dopo che i ministri degli esteri del G-7 hanno avvertito Mosca nelle scorse ore di ridurre l’assembramento di militari al confine con all’Ucraina. Sebbene gli effetti non siano stati precisati, possibili sanzioni potrebbero colpire le banche e l’accesso ai cambi, mentre la Germania ha subito pressioni, spiega Bloomberg, sul gasdotto gasdotto Nord Stream 2 che la collega alla Russia. Il presidente Usa, Biden, sabato ha avvertito Mosca di sanzioni economiche “devastanti” se attaccasse l’Ucraina e ha affermato che in quel caso verrebbero inviate truppe statunitensi e della Nato per difendere gli alleati.

Dal canto suo, l’Unione europea sta discutendo un nuovo possibile giro di sanzioni  economiche contro la Russia, assieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, ma nessuna decisione sarà presa oggi, ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza della Ue Josep Borrell. L’Ue, insieme con gli Usa, ha imposto sanzioni economiche sulla Russia a luglio 2014, colpendo il settore energetico, quello bancario e quello della difesa e sta considerando la possibilità di prendere ulteriori misure nel caso in cui la Russia tenti di invadere l’Ucraina. “Siamo in modalità di deterrenza”, ha detto Borrell all’arrivo ad un meeting di ministri degli Esteri.

Tornando a Piazza Affari, in ribasso le big del settore: ENI (-1,5%), Saipem (-1,2%) e Tenaris (-0,9%). Saipem e Novozymes hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di soluzioni innovative per la cattura enzimatica della CO2.

In ribasso anche le mid cap, con Maire Tecnimont che cede il 2% e Saras l’1,1%.

Per quanto riguarda le small cap, arretrano D’Amico (-1,6%) e Gas Plus (-1,2%).