“Per noi l’M&A non è un priorità, la priorità è portare a casa il piano, perché se ci riusciamo trasformiamo UniCredit in una banca eccezionale”.
Lo ha dichiarato alla stampa il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, nel corso di un evento della FABI.
“Tra 5 anni spero che UniCredit avrà conseguito il piano industriale e saremo già nella seconda fase, riposizionati con un livello di redditività e di crescita accettabile, avendo messo anche le fondamenta per digitalizzare il gruppo. Se UniCredit avrà fatto bene il suo lavoro, saremo nella posizione di crescere maggiormente all’estero”, ha proseguito il manager.
“La focalizzazione della nostra crescita si è spostata più su segmenti che richiedono meno capitale e non avendone bisogno lo rendiamo, per il momento non abbiamo trovato altri investimenti. Pensiamo di avere del valore inespresso e ci siamo focalizzati per portarlo a casa, questa è la precedenza. Se ci sono cose che hanno significato e sono coerenti con questo obiettivo principale, rendono più del 10% e non fanno diminuire ritorno per gli azionisti, le valuteremo”, ha precisato l’Ad.
In merito a Mps, il Ceo ha riportato: “Per me è estremamente importante che Mps abbia molto successo perché più successo ha e meno problemi ci sono per gli altri. Dal punto di vista di UniCredit se possiamo aiutare, nei limiti di quello che è il nostro ruolo, lo faremo’.