Mercati – Apertura incerta per l’Europa, bene Milano con scatto di Bper

Apertura senza direzione precisa per le borse europee, con gli operatori sempre intenti a valutare l’evoluzione della pandemia e in attesa questa sera delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 26.730 punti. In frazionale rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,6%), mentre arretrano il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

Il focus dei mercati è rivolto in particolare sulla riunione della Fed, da cui è attesa l’accelerazione del tapering da 15 a 30 miliardi di dollari al mese, per poi concludere gli acquisti asset a marzo e procedere con un rialzo dei tassi di interesse in estate.

L’attenzione si sposterà poi domani sui meeting di BoE e Bce, con Francoforte che, oltre a diffondere le nuove stime su Pil e inflazione, dovrebbe fornire indicazioni su cosa farà quando terminerà il Pepp.

Intanto, non si placa la diffusione della variante Omicron a livello globale. Iniziali studi di laboratorio hanno evidenziato che il vaccino cinese Sinovac, tra i più utilizzati al mondo, non fornisce protezione sufficiente a neutralizzare il nuovo ceppo del virus.

Sullo sfondo permangono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden che starebbe considerando di imporre sanzioni più dure su Semiconductor Manufacturig International, tra i maggiori produttori di chip cinesi.

Il Financial Times ha riportato inoltre che Washington aggiungerà altre otto società cinesi alla propria blacklist, mentre la Camera Usa ha approvato nelle scorse ore una legge per vietare le importazioni dalla regione cinese dello Xinjiang a causa delle preoccupazioni sul lavoro forzato.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Cina sono cresciute del 3,9% a novembre, al di sotto del +4,7% previsto dal consensus e del +4,9% del mese precedente. La produzione industriale, invece, è aumentata del 3,8% dal +3,5% di ottobre.

L’agenda di oggi prevede inoltre la lettura finale dell’inflazione di novembre in Italia, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati sulle vendite al dettaglio sempre di novembre.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,126 e il dollaro/yen a 113,7. Tra le materie prime quotazioni del greggio in calo per il terzo giorno consecutivo, con il Brent (-1%) a 73 dollari e il Wti (-1,2%) a 69,9 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Bper (+6,8%), dopo aver presentato un’offerta non vincolante per l’acquisizione di Carige. In rialzo anche Unicredit (+1,5%), Stm (+1,4%) e Ferrari (+1,3%), mentre arretra Tenaris (-1,2%). Da seguire Generali (+0,8%) nel giorno della presentazione del nuovo piano strategico.