Mercati – Eurolistini senza direzione precisa, Milano in leggero rialzo

Andamento contrastato per le borse europee mentre a Wall Street hanno aperto poco sotto la parità Dow Jones (-0,3%), S&P500 (-0,15%) e Nasdaq (-0,2%), in attesa della conclusione del meeting della Fed. A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 26.640 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). In calo invece il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1%).

Riflettori puntati sulla banca centrale statunitense, che questa sera potrebbe annunciare un’accelerazione del tapering, con l’obiettivo di azzerare entro fine marzo gli acquisti mensili di titoli e aprire a un primo rialzo dei tassi di interesse nel 2022 per contrastare le persistenti pressioni sui prezzi evidenziate dagli ultimi dati macro.

Nei giorni successivi l’attenzione si sposterà sulle altre banche centrali, in particolare Bce e Bank of England. L’Istituto di Francoforte diffonderà le nuove stime su Pil e inflazione (secondo alcune fonti sotto il 2% nel 2023 e nel 2024), oltre a fornire indicazioni sull’operatività una volta terminato il Pepp. La banca del Regno Unito dovrebbe rinviare ogni decisione sui tassi a febbraio, nonostante i dati sopra le attese sull’inflazione, a causa dell’incertezza determinata dalla nuova ondata di contagi.

La pandemia resta l’altro tema chiave, con la diffusione della variante Omicron che non sembra placarsi a livello globale. Inoltre, i primi studi di laboratorio hanno evidenziato che il vaccino cinese Sinovac (tra i più utilizzati al mondo) non fornisce protezione sufficiente a neutralizzare il nuovo ceppo del virus.

A livello geopolitico, si riaccendono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden pronta a imporre sanzioni più dure su alcune società cinesi quotate a Wall Street.

Dall’agenda macro sono giunti, tra gli altri, i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi di novembre, in aumento dello 0,3% contro il +0,8% previsto dagli analisti.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,126 mentre il cambio fra biglietto verde e yen sale a 113,8. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio risultano in calo per il terzo giorno consecutivo, con il Brent (-0,8%) a 73,1 dollari e il Wti (-1,0%) a 70,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate spicca Bper (+6,2%) in scia all’offerta non vincolante per Carige. Acquisti anche su Diasorin (+2,2%) e Amplifon (+2,2%). Poco mossa Generali (+0,1%) dopo il nuovo piano industriale 2022-2024. Sottotono A2A (-1,6%) e i petroliferi con Eni a -1,7% e Tenaris a -2,7%.