Mercati – Europa incerta con Milano a +0,4%, giù Wall Street aspettando la Fed

Finale contrastato per le borse europee mentre a Wall Street procedono sotto la parità Dow Jones (-0,3%), S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (-1%), in attesa della conclusione del meeting della Fed. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,4% a 26.666 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). In calo invece il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,0%).

Riflettori puntati sulla banca centrale statunitense, che questa sera potrebbe annunciare un’accelerazione del tapering, con l’obiettivo di azzerare entro fine marzo gli acquisti mensili di titoli. L’istituto dovrebbe inoltre indicare due aumenti dei tassi di interesse nel 2022, tre ritocchi nel 2023 e altre due nel 2024, fino a raggiungere l’1,9%, con un ritmo decisamente più rapido rispetto a quanto previsto a settembre.

Una mossa restrittiva volta a contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche evidenziate anche dagli ultimi dati macro sui prezzi al consumo e alla produzione.

Nei giorni successivi l’attenzione si sposterà sulle altre banche centrali, in particolare Bce e Bank of England. L’Istituto di Francoforte diffonderà le nuove stime su Pil e inflazione (secondo alcune fonti sotto il 2% nel 2023 e nel 2024), oltre a dare eventuali indicazioni sull’operatività una volta terminato il Pepp. La banca del Regno Unito dovrebbe rinviare ogni decisione sui tassi a febbraio, nonostante la crescita superiore alle attese dei prezzi al consumo, a causa dell’incertezza determinata dalla nuova ondata di contagi.

La pandemia resta l’altro tema chiave, con la diffusione della variante Omicron che non sembra placarsi a livello globale. Tornano in primo piano anche le tensioni geopolitiche, con l’amministrazione statunitense pronta a imporre sanzioni più dure su alcune società cinesi.

Dall’agenda macroeconomica odierna sono giunti anche i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi di novembre, in aumento dello 0,3% contro il +0,8% previsto dagli analisti.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,126 mentre il cambio fra biglietto verde e yen sale a 113,8. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio risultano in calo per il terzo giorno consecutivo, con il Brent (-1,2%) a 72,8 dollari e il Wti (-1,4%) a 69,8 dollari, nonostante il calo delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,92%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate spicca Bper (+6,1%) in scia all’offerta non vincolante per Carige. Acquisti anche su Recordati (+2,6%) e Moncler (+2,6%). Poco mossa Generali (+0,3%) dopo il nuovo piano industriale 2022-2024. In calo Tenaris (-3,1%), A2A (-2%) e Unicredit (-1,8%).