Mattinata positiva per il FTSE MIB che, intorno alle ore 11:30, viaggia in rialzo dello 0,5% in area 26.700 punti, mentre le altre borse europee si muovono senza una direzione precisa. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,4% e il Cac40 di Parigi lo 0,7%. Cedono invece terreno il Ftse 100 di Londra a -0,3% e l’’Ibex 35 di Madrid a -0,4%.
Gli operatori sono in attesa di conoscere le decisioni di politica monetaria che emergeranno dalla riunione della Federal Reserve. Le attese sono per un’accelerazione del tapering da 15 a 30 miliardi di dollari al mese, per poi concludere gli acquisti degli asset a marzo e procedere con un rialzo dei tassi di interesse in estate.
Le riunioni delle banche centrali proseguiranno anche domani e giovedì rispettivamente con i meeting della BoE e Bce. L’Istituto di Francoforte diffonderà le nuove stime su Pil e inflazione, oltre a fornire indicazioni sull’operatività una volta terminato il Pepp. Il capo economista di S&P Sylvain Broyer ritiene che gli acquisti di titoli della BCE saranno ridotti a fine 2023 e che l’aumento dei tassi non arriverà prima del 2024.
Nel frattempo resta centrale anche il tema “pandemia”. La diffusione della variante Omicron non sembra placarsi a livello globale. Inoltre, i primi studi di laboratorio hanno evidenziato che il vaccino cinese Sinovac (tra i più utilizzati al mondo) non fornisce protezione sufficiente a neutralizzare il nuovo ceppo del virus.
A livello geopolitico, si riaccendono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden che starebbe considerando di imporre sanzioni più dure su Semiconductor Manufacturig International, tra i maggiori produttori di chip cinesi. Secondo il Financial Times, Washington aggiungerà anche altre otto società cinesi alla propria blacklist.
Le indicazioni macro odierne hanno visto i prezzi al consumo UK di novembre crescere oltre le attese, al livello più alto dell’ultimo decennio (+0,7% m/m vs consensus +0,4%; +5,1% a/a vs consensus +4,8%). Il dato finale CPI armonizzato EU di novembre ha messo in evidenza un incremento su base annua del 3,9% (vs +4% consensus). Nel pomeriggio focus sulle vendite al dettaglio USA di novembre.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,1272 e il dollaro/yen a 113,76. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio risultano in calo per il terzo giorno consecutivo, con il Brent (-1%) a 72,97 dollari e il Wti (-1,2%) a 69,92 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 129 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,92%.
Tornando a Piazza Affari, scatta BPER (+6,8%) in scia all’offerta non vincolante per Carige. Acquisti anche su Diasorin (+1,8%), Hera (+1,7%) ed Enel (+1,7%). Generali a +0,3% dopo il nuovo piano industriale 2022-2024. Sottotono i petroliferi con Eni a -1,3% e Tenaris a -2,3%.