Mercati – Previsto avvio debole, a Milano occhi su Generali

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco sotto la parità, con gli operatori che valutano i segnali di rallentamento della crescita cinese e attendono questa sera le decisioni della Federal Reserve.

Chiusura in ribasso ieri a Wall Street, appesantita dalla crescita record dei prezzi alla produzione a novembre ma riuscendo a limitare i danni nel finale. Il Nasdaq ha perso l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,3%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,1%, mentre Shanghai cede lo 0,4% e Hong Kong l’1,2%.

Il focus dei mercati oggi è rivolto in particolare sulla riunione della Fed, da cui è attesa l’accelerazione del tapering da 15 a 30 miliardi di dollari al mese, per poi concludere gli acquisti asset a marzo e procedere con un rialzo dei tassi di interesse in estate.

L’attenzione si sposterà poi domani sui meeting di BoE e Bce, con Francoforte che, oltre a diffondere le nuove stime su Pil e inflazione, dovrebbe fornire indicazioni su cosa farà quando terminerà il Pepp.

Intanto, l’Organizzazione mondiale della sanità si è detta preoccupata che la variante Omicron stia venendo classificata come lieve, nonostante si stia diffondendo a un ritmo più rapido di qualsiasi altra mutazione.

Iniziali studi di laboratorio, inoltre, hanno evidenziato che il vaccino cinese Sinovac, tra i più utilizzati al mondo, non fornisce protezione sufficiente a neutralizzare il nuovo ceppo del virus.

Sullo sfondo non si placano le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden che starebbe considerando di imporre sanzioni più dure su Semiconductor Manufacturig International, tra i maggiori produttori di chip cinesi.

Il Financial Times ha riportato inoltre che Washington aggiungerà altre otto società cinesi alla propria blacklist, mentre la Camera Usa ha approvato nelle scorse ore una legge per vietare le importazioni dalla regione cinese dello Xinjiang a causa delle preoccupazioni sul lavoro forzato.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Cina sono cresciute del 3,9% a novembre, al di sotto del +4,7% previsto dal consensus e del +4,9% del mese precedente. La produzione industriale, invece, è aumentata del 3,8% dal +3,5% di ottobre.

Per quanto riguarda l’azionario, da seguire Generali nel giorno della presentazione del nuovo piano strategico, mentre Bper ha presentato un’offerta non vincolante per l’acquisizione di Carige.