Venerdì 17 dicembre dovrebbe tenersi il cda di Mps per l’approvazione della versione definitiva piano industriale 2022-2026.
L’indiscrezione viene riportata dall’Ansa, secondo cui la banca senese starebbe quindi accelerando i tempi sul sull’aggiornamento del piano strategico che farà da base alla trattativa tra il MEF, primo azionista dell’istituto toscano con il 64,2% del capitale, e la Commissione Europea per la concessione di una proroga alla dismissione della partecipazione in capo al Tesoro.
Il piano, aggiunge l’agenzia, sarà poi trasmesso al Ministero dell’Economia in vista del confronto con la Dg Comp.
“Tutto il management e tutto il cda sta lavorando su un aggiornamento importante del piano industriale per rivedere il perimetro del gruppo e cercare di lasciare al suo interno le componenti effettivamente redditizie”, ha dichiarato alla stampa nel corso di un evento FABI Guido Bastianini, Ad di Mps, spiegando che i tempi per la messa a punto “saranno piuttosto a breve”.
Al termine del processo di ristrutturazione in corso, Mps “può stare in piedi anche da sola, che non vuol dire che non si possa andare verso ipotesi di integrazione” ma farlo “da una posizione molto più solida rispetto a quella che si pensava qualche tempo fa”, ha proseguito il manager.
“Tutto il management sta lavorando a un aggiornamento importante del piano industriale. La banca è libera di fare le proprie proposte che dovranno essere vagliate dall’Antitrust UE, dalla Dg Comp; stiamo lavorando col MEF che è il soggetto titolato a interagire con Dg Comp”, ha precisato il Ceo.
L’obiettivo è “rendere Mps una banca sempre più vicina ai propri clienti di fascia medio piccola e rifocalizzare la banca verso il settore PMI e la clientela privata. L’Npl ratio di Mps è uno dei migliori nel sistema bancario italiano e nei prossimi anni l’obiettivo è avere un profilo molto basso di rischio”, ha aggiunto il banchiere.
“Sull’aggiornamento del piano che dovrebbe essere sottoposto all’azionista a breve anche se non siamo in condizioni di prevedere la tempistica”, spiegando che “è presto per parlare di esuberi”.
Riguardo all’aumento di capitale, Bastianini ha riportato: “A partire dal novembre 2020 Mps ha recuperato moltissimo in termini di esigenza patrimoniale. Lo scenario, la buona gestione della pandemia di Covid-19 e le condizioni macroeconomiche mutate hanno cambiato la prospettiva delle rettifiche su crediti. Per ora la banca non ha comunicato numeri diversi da quelli ufficialmente resi noti. La banca deve semplificare i propri processi produttivi”.