Orsero archivia i primi 9 mesi con vendite stabili a 789 milioni ed Ebitda in progresso del 16% a 42 milioni (+6,6% su base adjusted), mentre l’utile passa da 12 milioni a 15,4 milioni. I debiti netti scendono da 103 milioni a 75 milioni. I vertici confermano la guidance per il 2021: ricavi vicini a 1,05 miliardi, Ebitda adjusted in prossimità dei 50 milioni e l’utile a circa 15 milioni, pari ad un ritorno dell’1,4% sulle vendite.
Modello di Business
Orsero, attiva sul mercato da oltre 50 anni, è un operatore di riferimento nell’Europa mediterranea per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi.
Il business model del gruppo, presente in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Costa Rica, Colombia e Messico, prevede, oltre alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, un’attività nel settore dell’import di banane e ananas mediante l’utilizzo di navi di proprietà e un’attività di produzione di frutta.
Ogni anno commercializza oltre 750.000 tonnellate di frutta e verdura forniti da coltivatori selezionati nelle principali aree di produzione del mondo, attraverso a una rete di oltre 1.500 fornitori.
L’attività del Gruppo è ripartita in tre settori principali:
- Settore Import & Distribuzione
- Settore Shipping
- Settore Servizi
Ultimi Avvenimenti
A inizio novembre Orsero ha siglato una partnership con Getir, prima azienda al mondo a proporre un servizio di delivery ultraveloce della spesa con consegna in 10 minuti. Tutti i principali prodotti F.lli Orsero saranno così a disposizione degli utenti di Getir. Inoltre, la società ha lanciato sul mercato una nuova linea di prodotti di IV gamma, le “Insalate di Frutta”, frutta e verdura porzionate e mixate, pronte da consumare.
A inizio ottobre Orsero ha acquistato da Framafruit il 50% di Agricola Azzurra Srl, specializzata nella distribuzione all’ingrosso di ortofrutta italiana, per un corrispettivo in contanti pari a 7,3 milioni e un eventuale aggiustamento sino ad un massimo di 3,2 milioni entro fine 2022. L’accordo prevede la costituzione di una joint venture con l’obiettivo di creare un player posizionato tra i leader nella commercializzazione di prodotti di filiera agricola italiana nel mercato domestico.
L’operazione accelera la strategia del gruppo volta a sviluppare la distribuzione di frutta e verdura della filiera nazionale nella GDO. Tramite Azzurra potranno concretizzarsi importanti progetti in fase embrionale, quali quello relativo alla coltivazione dell’avocado in Italia.
Agricola Azzurra nel 2021 dovrebbe generare circa 24 milioni di ricavi e un Ebitda di 2,6 milioni, con la previsione nel medio termine di raggiungere 60 milioni di fatturato e un Ebitda margin adjusted all’8%/10% sui ricavi sviluppati.
Il progetto prevede, tra l’alto, la costituzione di consorzi di tutela dei prodotti e la partecipazione ad Organizzazioni di Produttori “OP”, con l’obiettivo di garantire, da un lato, a clienti e consumatori la garanzia della filiera corta e, dall’altro, un corretto livello di remunerazione per i partner produttori agricoli.
Nell’ottica di rafforzamento della propria posizione sui prodotti nazionali italiani nel canale GDO, a metà aprile 2021 ha acquisito l’8% della società distributrice Tirrenofruit Srl per 1,16 milioni.
Conto Economico
Nei primi nove mesi 2021 il gruppo ha consuntivato vendite in sostanziale stabilità a circa 789 milioni, rispetto ai 788,7 milioni del pari periodo 2020 caratterizzati però da “Covid panic buying”, sostenuti dal positivo apporto della divisione shipping, che ha compensato la lieve flessione della divisione Import & Distribuzione. La società segnala che nel terzo trimestre 2021 il forte incremento del costo del carburante utilizzato dalle navi usate dal gruppo è stato correttamente addebitato alla BU Import & Distribuzione; tale “travaso” ha di fatto alzato il risultato della BU Shipping a discapito della BU Import & Distribuzione per oltre 1,5 milioni.
A fronte del lieve aumento dei ricavi, l’Ebitda segna uno sviluppo del 16% a oltre 42 milioni, con una marginalità al 5,3% (+70 bp), attribuibile in particolare al settore shipping grazie ai maggiori volumi trasportati e all’efficienza operativa. Lievemente inferiore invece la redditività del settore Import & Distribuzione a causa “di un terzo trimestre che non ha potuto tenere il passo con l’andamento estremamente positivo del terzo trimestre 2020 nel quale alcune campagne di prodotto a valore aggiunto si erano concentrate anticipando di fatto una parte dei risultati dell’ultimo trimestre dell’anno”.
L’Ebitda adjusted, al netto di componenti non ricorrenti e dei costi legati alla premialità del Top Management, cifra in 41,8 milioni (+6,6%).
L’utile netto si attesta a 15,4 milioni, rispetto a 11,9 milioni di fine settembre 2020, contabilizzati maggiori ammortamenti e accantonamenti per 20,7 milioni (+8%), e oneri finanziari netti aumentati a 2,1 milioni (0,8 milioni al 30/9/20) principalmente per il diverso apporto della componente cambi. L’utile netto adjusted cifra in 15,3 milioni rispetto ai 13,3 milioni di fine settembre 2020.
Breakdown dei Ricavi
In lieve calo l’apporto del settore Import & Distribuzione a circa 740 milioni, dai 742,6 milioni del 30/9/20, con un’incidenza sul totale pari al 93,8% (94,2% nel pari periodo 2020).
Evidenzia invece un aumento del 2,6% a oltre 75 milioni il settore Shipping (9,5% del totale), in virtù dei maggiori volumi trasportati, che hanno più che compensato l’effetto svalutazione dollaro, moneta in cui sono tipicamente denominati i ricavi del settore.
Da un punto di vista geografico, il 96% circa dell’attività del gruppo è concentrata in Europa, dove i ricavi sono diminuiti nel complesso dello 0,6% a circa 754 milioni, con un diverso andamento manifestato nei vari paesi. I ricavi extra-europei evidenziano uno sviluppo del 17% a 35 milioni e sono connessi alle attività svolte in Messico, relativamente alla produzione e commercializzazione/export di avocado, e Costa Rica, attività a supporto del sourcing di banane ed ananas ed al trasporto verso l’Europa.
Stato Patrimoniale
Nel periodo è ulteriormente migliorato l’indebitamento finanziario netto a 75 milioni, dai 103,3 milioni di fine 2020, beneficiando del flusso di cassa generato dalla gestione operativa per circa 41 milioni, in parte assorbito da investimenti operativi per 13,9 milioni e dividendi distribuiti per complessivi 3,5 milioni.
Ratio
Il gruppo presenta una struttura patrimoniale equilibrata e in ulteriore miglioramento. Contenuto infatti, sia l’indicatore della capacità di ripagamento del debito, passato nel periodo da 3,7x del 2019 a 2,3x del 2020 (pari a 1,8x al 30/9/21), sia il grado di indebitamento, mantenutosi al di sotto dell’unità e pari a 0,43x a fine settembre 2021.
Di buon livello e in progressivo aumento il ritorno per gli azionisti, passato dall’1,5% di fine 2019 al 7,7% del 2020; 8,9% il Roe al 30/9/21.
Outlook
In generale, Il management mantiene un atteggiamento positivo in merito alla crescita del proprio business grazie al forte posizionamento competitivo e ad una struttura finanziaria solida, valutando possibili acquisizioni in aree nelle quali intende crescere nel breve-medio termine. In relazione ai risultati dei primi nove mesi, e in considerazione dell’attuale contesto macroeconomico e sanitario europeo, la Società ritiene di poter confermare la guidance 2021, aggiornata a metà settembre in occasione della pubblicazione dei dati relativi al primo semestre, i cui principali indicatori consolidati sono:
- Ricavi netti: tra 1.040 milioni e 1.060 milioni;
- Ebitda adjusted: 49 milioni – 51 milioni;
- Utile netto: 14 milioni – 16 milioni;
- Indebitamento finanziario netto: 75 milioni – 78 milioni.
Dopo i risultati di fine settembre 2021 Corporate Family Office Sim, nello studio del 12 novembre, conferma le proprie aspettative che per il 2021 si posizionano nella fascia alta del range indicato nella guidance della società.
Per fine 2021 il fatturato è atteso a 1.070 milioni, l’Ebitda adjusted a 50,5 milioni, con una marginalità al 4,7% e l’utile netto a 15 milioni.
Nel 2023 il giro d’affari dovrebbe raggiungere circa 1.124 milioni, l’Ebitda adj 53 milioni e l’utile netto 17,3 milioni.
Borsa
Il titolo Orsero, prezza ora 12,35 euro e da inizio 2021 ha guadagnato il 96% circa, rispetto al +40% del Ftse Italia Star. Gli analisti di CFO confermano la raccomandazione “Buy” e il target price a 13,5 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale del 9,3% rispetto alle attuali quotazioni.