Mercati Usa – Previsto avvio positivo all’indomani della Fed

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,5-0,6%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street con il focus dei mercati rivolto alle decisioni delle banche centrali all’indomani della riunione della Federal Reserve.

Ieri i listini statunitensi hanno chiuso in rialzo, accelerando dopo l’esito del vertice dell’istituto di Washington in scia alle speculazioni che un restringimento della politica monetaria aiuterà a contrastare l’inflazione senza far deragliare la crescita economica.

A trainare la volata degli indici americani è stato soprattutto il settore tecnologico, con il Nasdaq che ha guadagnato il 2,2%, mentre S&P 500 e Dow Jones sono saliti rispettivamente dell’1,6% e dell’1,1%.

Gli istituti monetari in giro per il mondo stanno valutando delle misure per contrastare le pressioni inflazionistiche, tenendo conto al contempo dei rischi per la crescita economica posti dal diffondersi della variante Omicron del Covid.

La Fed ha detto ieri che raddoppierà il ritmo del tapering a 30 miliardi di dollari mensili e che terminerà il suo programma di acquisti asset a marzo, aprendo la strada a tre incrementi dei tassi di interesse entro la fine del prossimo anno.

Nei meeting di oggi, invece, la Bank of England ha aumentato il costo del denaro, mentre la Bce ha lasciato invariati i tassi confermando che continuerà a ridurre il ritmo degli acquisti, ma non l’entità, del programma Pepp che terminerà a marzo per poi rafforzare l’APP.

Sullo sfondo resta la minaccia della pandemia con la diffusione di Omicron, che da metà gennaio potrebbe diventare la variante predominante in Europa, mentre negli Stati Uniti i nuovi casi sono balzati del 60% da fine ottobre a un media di circa 120 mila al giorno.

Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 206 mila unità, rispetto alle 200 mila previste dal consensus e alle 188 mila della rilevazione precedente. In uscita nel pomeriggio la stima preliminare dei Pmi di dicembre.