Mattinata perlopiù piatta per l’obbligazionario europeo con gli investitori che restano focalizzati sulle mosse delle banche centrali e i rischi derivanti dalla diffusione della variante omicron.
Listini continentali positivi con il Ftse Mib che segna +0,6%.
Il tutto all’indomani della riunione della Fed che ha annunciato, come da attese, un raddoppio del passo del tapering a 30 miliardi di dollari al mese, rispetto ai 15 stabiliti per novembre, e ha deciso di raddoppiarlo ulteriormente a gennaio.
Ha lasciato invariato il costo del denaro tra lo zero e lo 0,25% a cui si trova dal marzo 2020 per contrastare gli effetti recessivi della pandemia, prevedendo però tre aumenti dei tassi di interesse nel 2022, altri tre nel 2023 e altri due nel 2024.
Occhi ora sulle riunioni di Bank of England e Bce.
Sullo sfondo restano intanto i timori per l’impatto della pandemia con la diffusione della variante omicron.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale è stabile allo 0,93% con uno spread invariato a 128 punti.
Oltreoceano il tasso del T-Bond è altrettanto poco mosso all’1,45% mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,131.