Oil & Gas (-1%) – Terzo giorni di ribassi per il greggio

Chiusura senza direzione precisa per le borse europee, con il focus degli operatori rivolto alle riunioni delle banche centrali e all’evoluzione della pandemia con il diffondersi della variante Omicron.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,4% a 26.666 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1%, rispetto al -1,1% del corrispondente indice europeo.

Quotazioni del greggio in calo per il terzo giorno consecutivo, sui crescenti segnali che l’offerta supererà la domanda il prossimo anno in un mercato appesantito dal diffondersi della variante Omicron del Covid e nonostante la riduzione superiore alle attese delle scorte Usa evidenziata dai dati settimanali Eia.

L’International Energy Agency (Iea) ha affermato martedì che un aumento dei casi di coronavirus trainati dalla nuova variante Omicron danneggerà la domanda globale di petrolio nello stesso momento in cui l’offerta si prepara a crescere, specialmente negli Stati Uniti, con le forniture impostate per superare la domanda fino ad almeno la fine del prossimo anno.

A deteriorare ulteriormente l’outlook contribuiscono i segnali che la domanda in Cina, il maggior importatore di greggio al mondo, possa essere messa sotto pressione dalle restrizioni ai viaggi imposte dal governo nel tentativo di arginare i contagi.

Tra le big del comparto in calo soprattutto Tenaris (-3,1%), con le vendite che hanno colpito anche Saipem (-1,6%) ed Eni (-1,2%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rosso Maire Tecnimont (-1,3%) e Saras (-2,4%).