Oggi si dovrebbe riunire il cda di Mps per l’esame e la probabile approvazione del piano industriale 2022-2026.
Lo si apprende da MF, secondo cui la banca senese starebbe quindi accelerando i tempi sul sull’aggiornamento del piano strategico che farà da base alla trattativa tra il MEF, primo azionista dell’istituto toscano con il 64,2% del capitale, e la Commissione Europea per la concessione di una proroga alla dismissione della partecipazione in capo al Tesoro.
Il piano sarà poi trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze in vista del confronto con la Dg Comp, con cui nelle scorso settimane sono già partite le interlocuzione.
L’accordo raggiunto nel 2017 prevedeva che la privatizzazione di Mps avvenisse entro fine 2021, ma l’interruzione delle trattative con UniCredit ha reso impossibile rispettare questa scadenza.
Secondo quanto riporta il giornale, l’intenzione del Tesoro sarebbe quella di mantenere l’istituto toscano sotto il controllo pubblico per almeno due anni, stabilendo una scadenza elastica, mentre la Dg Comp intende far si che la proroga del regime di nazionalizzazione non crei distorsioni nella concorrenza nel settore creditizio.
Sotto questo profilo, aggiunge il quotidiano, l’authority europea potrebbe indicare tre obiettivi nell’ambito della trattativa: la riduzione del perimetro attraverso la cessione di asset, riduzione del cost/income in un intorno del 55% e la crescita del Return on Equity in area 8%, mentre per gli indicatori patrimoniali dovranno essere rispettati i requisiti minimi fissati dalla BCE.
“Tutto il management e tutto il cda sta lavorando su un aggiornamento importante del piano industriale per rivedere il perimetro del gruppo e cercare di lasciare al suo interno le componenti effettivamente redditizie”, ha dichiarato alla stampa nel corso di un evento FABI Guido Bastianini, Ad di Mps, spiegando che i tempi per la messa a punto “saranno piuttosto a breve”.
Al termine del processo di ristrutturazione in corso, Mps “può stare in piedi anche da sola, che non vuol dire che non si possa andare verso ipotesi di integrazione” ma farlo “da una posizione molto più solida rispetto a quella che si pensava qualche tempo fa”, ha proseguito il manager.
“Tutto il management sta lavorando a un aggiornamento importante del piano industriale. La banca è libera di fare le proprie proposte che dovranno essere vagliate dall’Antitrust UE, dalla Dg Comp; stiamo lavorando col MEF che è il soggetto titolato a interagire con Dg Comp”, ha precisato il Ceo.
“Sull’aggiornamento del piano che dovrebbe essere sottoposto all’azionista a breve anche se non siamo in condizioni di prevedere la tempistica”, spiegando che “è presto per parlare di esuberi”.
Intorno alle 10:50 a Piazza Affari il titolo registra un calo dello 0,9% a 0,92 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,4 per cento.