Mercati – Pioggia di vendite in Europa, Milano a -2%

Mattinata in rosso per le borse europee, che recuperano dai minimi intraday ma rimangono in netto calo. A Piazza Affari il Ftse Mib cede il 2% ma si mantiene poco sopra i 26.000 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-1,1%).

Variazioni negative oltre l’1% anche per i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che puntano verso un avvio sottotono in una settimana breve per via delle festività natalizie.

Nelle ultime sedute l’azionario globale ha scontato l’incertezza dovuta alla diffusione della variante Omicron e alla svolta restrittiva delle banche centrali, che si apprestano perlopiù a ritirare gli stimoli monetari per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche. A tal proposito, il membro del Fomc Christopher Waller ha affermato che l’accelerazione del tapering mette la Fed nella condizione di iniziare a sollevare i tassi di interesse già a marzo.

La recrudescenza della pandemia ha spinto l’Olanda a varare un nuovo lockdown fino al 14 gennaio mentre la Gran Bretagna non esclude l’introduzione di misure più severe prima di Natale. Negli Usa non dovrebbero rendersi necessarie nuove limitazioni ma gli ospedali si preparano ad un peggioramento della situazione.

Intanto, Goldman Sachs Group ha tagliato le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti dopo che domenica il senatore Joe Manchin ha respinto il pacchetto fiscale da circa 2.000 miliardi di dollari della Casa Bianca, ostacolando l’agenda economia del presidente Joe Biden.

Questi fattori di incertezza alimentano l’avversione al rischio, in un contesto caratterizzato da scambi ridotti per l’approssimarsi delle festività, con un possibile ulteriore incremento della volatilità.

Sul Forex, in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici significativi, l’euro/dollaro si attesta a 1,1265 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso a 113,6. Nuovo crollo sui minimi storici per la lira turca, appesantita dalla decisione del presidente Recep Tayyip Erdogan di continuare a tagliare i tassi di interesse.

Tra le materie prime viaggiano in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,1%) a 71,2 dollari e il Wti (-3,8%) a 68,2 dollari, appesantite dai timori per l’outlook sulla domanda di carburante in scia alla minaccia di nuovi lockdown.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap le vendite investono soprattutto Nexi (-3,3%), Banco Bpm (-3,2%), Mediobanca (-3,2%), Atlantia (-3,2%) e Leonardo (-3,1%) mentre resistono Diasorin (+1,2%), Campari (+0,3%) e Prysmian (+0,2%).