Mercati Usa – Apertura in rosso, Nasdaq a -1,5%

Partenza in calo a Wall Street, tra le preoccupazioni per il diffondersi della variante Omicron del Covid e lo stop al piano di spesa dell’amministrazione Usa. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,5%, il Dow Jones l’1,4% e lo S&P 500 l’1,3%.

L’azionario globale si è allontanato dai massimi assoluti nelle ultime settimane, scontando i timori per la nuova ondata della pandemia e la prospettiva di un minor sostegno delle banche centrali, che si apprestano per lo più a ridurre i propri stimoli per contrastare l’inflazione.

A tal proposito, il membro del Fomc Christopher Waller ha affermato che l’accelerazione del tapering mette la Federal Reserve nella condizione di iniziare ad aumentare i tassi di interesse già a marzo.

Intanto, Goldman Sachs Group ha tagliato le previsioni di crescita economica Usa dopo che il senatore Joe Manchin ha respinto il pacchetto fiscale da circa 2.000 miliardi di dollari del presidente Joe Biden, lasciando ai democratici poche opzioni per portare avanti l’agenda economia della Casa Bianca.

Sul fronte della pandemia, l’incremento dei contagi ha spinto l’Olanda a ritornare in lockdown, mentre la Gran Bretagna non esclude misure più severe prima di Natale. Negli Stati Uniti, Biden dovrebbe avvisare domani il paese sui pericoli del rimanere senza vaccino.

A preoccupare gli investitori è anche la decisione della banca centrale cinese di tagliare il “loan prime rate”, che molti osservatori interpretano come risposta a un rallentamento dell’economia più marcato del previsto.

Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute, in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici rilevanti. Il cambio euro/dollaro risale in area 1,13 mentre il dollaro/yen è in calo a 113,5.

Tra le materie prime crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-3,5%) a 71 dollari e il Wti (-4,2%) a 67,9 dollari, in scia alle preoccupazioni circa l’impatto di nuove restrizioni sulla domanda di carburante.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano viaggia all’1,39% e quello del biennale allo 0,61%.