Sciuker Frames – In pole position per la riqualificazione energetica europea degli edifici

La Commissione europea è al lavoro in questi giorni sulla proposta di revisione della Direttiva 2010/31/UE sulla performance energetica nell’edilizia (cd. Direttiva “EPBD” – Energy Performance of Buildings Directive, già rivista nel 2018).

Sulla base delle prime review, gli standard minimi di prestazione energetica saranno estesi a tutti gli edifici, richiedendo agli Stati membri dell’Unione europea di aggiornare il 15% dei loro edifici pubblici e non residenziali più inefficienti dalla classe energetica G (la peggiore) alla classe F entro il 2027.

È previsto, inoltre, che gli edifici residenziali facciano lo stesso cambiamento entro il 2030. Successivamente, l’upgrade alla classe E è previsto rispettivamente entro il 2030 e il 2033.

“Si tratta di un cambiamento epocale ad altissimo impatto sul benessere del pianeta” commenta l’Amministratore delegato di Sciuker Frames, Marco Cipriano. “Si calcola che le ristrutturazioni riguarderebbe oltre 60 milioni di edifici di cui, in base alle nostre stime, oltre 18 milioni solo in Italia”.

“Questa direttiva conferma il macro trend che avevamo identificato e che è alla base del nostro Piano Industriale 2021-2024, confermando che per i prossimi 15 anni nel nostro settore la domanda sarà oltre tre volte maggiore all’offerta”.

Leader nella transizione energetica

La Commissione europea, attraverso il Green Deal, mira a rendere l’Europa il primo continente climate-neutral entro il 2050, con il target intermedio di riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030.

Un ruolo chiave sarà il taglio delle emissioni degli edifici, responsabili del 36% delle emissioni nel continente. Ad oggi, il 75% degli edifici nell’Unione europea sono inefficienti da un punto di vista energetico e solo l’1% viene rinnovato ogni anno.

Obiettivi che supportano le attese relative alla cosiddetta ‘Renovation Wave’ e rafforzano la visibilità sulla forte crescita prevista per il mercato di riferimento di Sciuker Frames.

Il Gruppo Sciuker, infatti, si sta affermando tra i leader della transizione energetica aggregando imprese attive nella produzione di tutti gli elementi che riguardano l’efficientamento energetico residenziale collegato al foro finestra.

A partire dal 2020, la società ha iniziato ad espandersi in segmenti adiacenti al suo core business. In particolare, il Gruppo ha aggiunto il PVC e l’alluminio alla sua offerta con l’acquisizione di GC Infissi nel gennaio 2021, mentre a novembre ha rilevato Teknika, realtà attiva nella produzione di zanzariere, avvolgibili e monoblocchi termoisolanti 100% Made in Italy.

Le forti prospettive di crescita

Come dichiarato nel piano industriale, l’obiettivo di Sciuker Frames è affermarsi come il primo polo italiano degli infissi e delle schermature solari dal design Made in Italy, all’interno di un contesto di mercato particolarmente favorevole e che è previsto continuerà a crescere per i prossimi 10 anni, anche grazie alla sopra citata green wave che ormai ha subito un’accelerazione definitiva.

“Ci attendiamo una crescita continua che ci porti a raddoppiare volumi e fatturato ogni due/tre anni” dichiara Cipriano. “Entro il 2030 saremo un’azienda da oltre 500 milioni di fatturato (oltre 100 milioni previsti nel 2021) e più di un miliardo di capitalizzazione” (attualmente circa 230 milioni).

I target di piano per i prossimi tre anni concepiti dal Gruppo si basano su uno sviluppo prettamente organico, senza contare quindi il contributo di eventuali ulteriori operazioni di M&A, a un tasso medio annuo 2020-2024 di circa il 60%, assumendo la fine del Superbonus 110% al 31 dicembre 2023.

Per il 2021, il valore della produzione è stimato raggiungere i 105 milioni (di cui 56 milioni derivanti dal Superbonus 110%), per poi raggiungere un picco di 190 milioni nel 2023 (di cui 88 milioni derivanti dal Superbonus 110%) e toccare i 155 milioni nel 2024 con le sole attività industriali.

Prospettive supportate da un macro trend destinato a estendersi ben oltre l’orizzonte di Piano dell’azienda e che può contare su un mercato potenziale enorme, che prescinde dal riscorso agli Ecobonus previsti dai governi.

“Milioni di edifici saranno efficientati e il Gruppo Sciuker è in pole position per finalizzare gli interventi di riqualificazione energetica” sottolinea Cipriano. “Gli Stati membri dell’Unione europea si impegneranno per farlo, con quali strumenti lo faranno è secondario”.

“Il mercato è arretrato in termini di capacità produttiva rispetto alla domanda; è un gap che in un mercato frammentato è molto difficile da colmare. Quindi sta solo a noi dare la giusta priorità alle azioni di crescita”.

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