Le grandi fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo si preparano a votare a favore della conferma dell’attuale ticket di vertice, composto dal presidente Gian Maria Gros-Pietro (al quarto mandato) e dal Ceo Carlo Messina (al terzo mandato), e di gran parte dell’attuale board.
L’indiscrezione viene riportata da La Repubblica, dopo che le grandi fondazioni hanno sottoscritto un patto parasociale avente ad oggetto la preventiva consultazione, la presentazione e il voto, nell’assemblea prevista per il 29 aprile 2022 (o per la diversa data che fosse fissata o alla quale fosse rinviata) di una lista congiunta per la nomina del cda e del comitato per il controllo sulla gestione di Intesa Sanpaolo per gli esercizi 2022/2023/2024.
Le grandi fondazioni includono la Compagnia di San Paolo (6,12% del capitale), Cariplo (3,95%), Cariparo (1,72%), Carifirenze (1,68%) e Carisbo (1,25%). Insieme rappresentano circa il 15% del capitale di Intesa Sanpaolo.
La banca, sotto la guida di Messina e Gros-Pietro, negli ultimi anni hanno raggiunto ottimi risultati, inclusa l’integrazione perfettamente riuscita di Ubi Banca. Il prossimo 3 febbraio sarà approvato il piano industriale, che poi verrà presentato al mercato al giorno successivo.
Il patto di consultazione riguarda anche la determinazione del numero dei consiglieri entro il limite massimo statutario e per la proposta concernente i relativi compensi, nonché la proposta e nomina quale presidente e vice presidente rispettivamente del primo e del secondo nominativo indicati nella lista congiunta.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,7% a 2,25 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,1 per cento.