Trevi, nel contesto delle trattative avviate per la revisione dell’accordo di ristrutturazione sottoscritto il 5 agosto 2019, ha illustrato alle banche finanziatrici del Gruppo Trevifin le linee guida di una possibile nuova manovra finanziaria.
Tali linee guida prevedono: un rafforzamento patrimoniale da realizzare mediante un aumento di capitale per cassa da 20 milioni e una conversione in capitale di 60 milioni di credito bancario; il riscadenziamento del rimborso delle linee di credito a medio-lungo termine fino al 2026, con connessa modifica dei relativi parametri finanziari; l’estensione al 2026 della scadenza del prestito obbligazionario 2021-2024.
Inoltre è stata sottoposta alle banche finanziatrici la richiesta di estendere dal 31 dicembre
2021 al 30 aprile 2022 la durata dell’accordo di moratoria e standstill sottoscritto con le medesime banche il 5 agosto scorso.
Nella formulazione della possibile nuova manovra finanziaria sottoposta alle banche finanziatrici, si è tenuto conto di alcuni aggiornamenti apportati dal management rispetto alle proiezioni del piano industriale 2021-2024, rese note al mercato lo scorso 24 aprile. Tali aggiornamenti, che recepiscono i dati contabili al 30 giugno 2021, riflettono valutazioni più prudenziali anche alla luce della volatilità nelle acquisizioni nel corso del 2021 e all’andamento dei progetti nelle varie aree geografiche a causa della pandemia da Covid-19 e dal suo perdurare.
In particolare, nel periodo 2022-2024 è oggi ipotizzata una crescita dei ricavi con un CAGR di circa il 5% rispetto al CAGR di circa l’8% previsto nel piano industriale 2021-2024.
Nel corso del 2021 il portafoglio ordini del Gruppo è cresciuto nel periodo gennaio-ottobre
di circa il 50%, sostenuto da una buona acquisizione di ordini (+44,5% rispetto al pari periodo del 2020).