Mercati – Apertura fiacca per l’Europa, Ftse Mib a -0,1%

Apertura poco sotto la parità per le borse europee, in un clima di cautela in cui gli operatori valutano l’impennata dei contagi da Covid tra i volumi ridotti tipici del periodo a cavallo tra le festività di Natale e Capodanno.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 27.000 punti. In lieve ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). Chiusa Londra per festività.

La variante Omicron continua a diffondersi a livello globale provocando nuove difficoltà a viaggiare, tra cui la cancellazione di migliaia di voli negli ultimi giorni a causa della carenza di personale.

Il principale consigliere sanitario Usa, Anthony Fauci, ha invitato gli americani a rimanere vigili poiché i casi della nuova mutazione potrebbero ancora mettere in difficoltà gli ospedali, sebbene i recenti studi abbiano evidenziato che Omicron presenti sintomi più lievi.

Intanto, nel weekend la People’s Bank of China si è impegnata a fornire un maggior supporto all’economia reale, ribadendo l’obiettivo di una crescita ‘salutare’ del settore immobiliare.

Messaggi in contrasto con le mosse della Federal Reserve e di altri istituti centrali in giro per il mondo, impegnati nella lotta all’elevata inflazione ridimensionando i propri stimoli monetari.

Nel frattempo, il vicepresidente Usa Kamala Harris ha dichiarato che l’amministrazione Biden sta cercando un modo per portare avanti il proprio programma di stimoli economici “Build Back Better”, bloccato la scorsa settimana dal senatore Joe Manchin.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,133 e il dollaro/yen a 114,5. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 75,7 dollari e il Wti (-1,1%) a 73 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 136 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Cnh (+1,5%), Amplifon (+0,9%) e Diasorin (+0,7%), mentre arretrano Nexi (-1%), Eni (-0,8%), Banco Bpm (-0,5%) e Unicredit (-0,5%).