Mercati asiatici – Seduta poco sotto la parità in un clima di cautela

Seduta perlopiù cauta per i principali listini asiatici con gli investitori focalizzati sull’impegno preso nel fine settimana dalla banca centrale cinese per un maggiore sostegno economico  e l’aumento dei casi di Covid.

Sabato l’autorità monetaria di Pechino ha promesso un maggiore supporto all’economia reale e ha ribadito l’obiettivo di una crescita “sana” nel settore immobiliare.

Le turbolenze nel settore immobiliare dovute al giro di vite della Cina sulla leva finanziaria hanno indebolito la seconda economia mondiale, alimentando le aspettative di un allentamento delle politiche nel prossimo anno per allentare le pressioni.

Un approccio che si muove in direzione opposta con la decisione della Federal Reserve e di altre banche centrali di ridurre gli stimoli per contrastare l’inflazione.

Le autorità cinesi stanno inoltre pianificando un controllo più rigoroso delle vendite di azioni all’estero da parte delle società nazionali e intendono vietare quelle che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza del Paese, l’ultimo passo di Pechino per reprimere le quotazioni all’estero.

Intanto, negli Usa, il vicepresidente Kamala Harris ha affermato che l’amministrazione Biden sta cercando di compiere dei passi in avanti nel suo piano di stimoli economici, “Build Back Better”.

Sul fronte della pandemia, la variante del virus omicron continua a diffondersi a livello globale e causare disagi, inclusa la cancellazione di oltre 2.800 voli negli Stati Uniti durante il fine settimana.

Anthony Fauci, uno dei principali consulenti sanitari statunitensi, ha affermato che gli americani dovrebbero restare attenti perché i casi di omicron possono ancora mettere in difficoltà gli ospedali sebbene l’evidenza scientifica suggerisca che i sintomi del nuovo ceppo sono meno gravi.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si muove in area 1,132 e il dollaro yen a 114,47. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 75,57 dollari al barile e il Wti (-1,3%) a 72,87 dollari al barile. Oro a 1.810 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai cede lo 0,2% e Shenzhen lo 0,1%. Hong Kong chiusa per festività.

In Giappone, Nikkei e Topix segnano entrambi un -0,4%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di giovedì 23 dicembre a Wall Street: Nasdaq (+0,8%), Dow Jones e S&P 500 entrambi a +0,6%.