Prosegue in lieve rialzo la seduta delle borse europee mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sopra la parità, in un clima improntato alla cautela per via del crescere dei contagi legati alla variante Omicron del Covid.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 27.100 punti. Positivi anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%). Chiusa Londra per festività.
Oltreoceano, il derivato sul Nasdaq guadagna lo 0,3%, quello sullo S&P 500 lo 0,2% e quello sul Dow Jones lo 0,1%, dopo che gli indici statunitensi si sono riportati su nuovi massimi nell’ultima seduta prima della pausa natalizia.
I mercati valutano il possibile allentamento della politica monetaria in Cina, una mossa che sarebbe in contrasto con i passi della Federal Reserve e degli altri istituti centrali in giro per il mondo per contrastare l’inflazione riducendo gli stimoli.
Sul fronte della pandemia, la variante Omicron continua a diffondersi a livello globale provocando nuove difficoltà a viaggiare, tra cui la cancellazione di migliaia di voli negli ultimi giorni a causa della carenza di personale.
Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici significativi. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,132 mentre il dollaro/yen sale a 114,6.
In calo la lira turca dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che il paese ha abbandonato i rialzi dei tassi di interesse come strumento per controllare le pressioni sui prezzi.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 75,7 dollari e il Wti (-1,3%) a 72,9 dollari, tra l’incertezza per l’impatto della nuova ondata della pandemia sulla domanda di petrolio e mentre cresce l’attesa per il meeting Opec+ in programma la prossima settimana.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale a 139 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,17%.
Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Cnh (+2%), che ha aggiornato il proprio massimo assoluto dopo che l’Assemblea straordinaria di settimana scorsa ha approvato la scissione di Iveco Group.
In rialzo anche Amplifon (+1,9%), Diasorin (+1,8%), Recordati (+1,2%) e Finecobank (+1%), mentre arretrano Nexi (-0,7%), Poste Italiane (-0,5%), Tim (-0,4%) e Italgas (-0,4%).