L’indebitamento netto del Gruppo Trevi al 30 novembre 2021 ammonta a 256,5 milioni (266,5 milioni includendo le attività finanziarie non correnti), in decremento rispetto ai 270,8 milioni di fine ottobre (260,8 milioni includendo le attività finanziarie non correnti)
Al 30 novembre 2021 le reazioni dei creditori possono essere sintetizzate come segue:
– relativamente alla Società, non si registrano situazioni di carenza degli approvvigionamenti e delle forniture; sono stati ricevuti alcuni solleciti da fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa Euro 0,9 milioni ed essi sono stati oggetto di accordi di ricomposizione.
– relativamente al Gruppo Trevi, non si registrano situazioni di carenza degli
approvvigionamenti e delle forniture; sono stati ricevuti alcuni solleciti e ingiunzioni da
fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa 1,5 milioni di euro di cui circa 0,6 milioni sono stati oggetto di accordi di ricomposizione e circa 0,9 milioni sono in corso di ricomposizione.
Il 24 febbraio 2021 Trevifin ha informato il mercato dell’avvio delle interlocuzioni
con le banche aderenti all’Accordo di Ristrutturazione per individuare delle modifiche agli accordi in essere necessarie per fare fronte al prevedibile mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell’Accordo di Ristrutturazione in occasione dell’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2020.
In data 14 luglio, il Cda ha approvato la sottoscrizione dell’accordo di moratoria e standstill con le banche finanziatrici del Gruppo.
Trevi, nel contesto delle trattative avviate per la revisione dell’accordo di ristrutturazione sottoscritto il 5 agosto 2019, ha illustrato alle banche finanziatrici del Gruppo Trevifin le linee guida di una possibile nuova manovra finanziaria.