Il 2021 è stato un anno positivo per il FTSE Italia Beni Immobili che ha guadagnato il 17,9%, registrando una performance marcatamente superiore all’Euro Stoxx Real Estate (+1,2%) ma inferiore al principale indice di Milano (+23%).
Covivio, il titolo a maggiore capitalizzazione, ha lasciato sul terreno il 5,3%. La società ha recentemente venduto la propria quota in due immobili ad uso ufficio per un prezzo complessivo di 325 milioni. Gli immobili interessati sono “Carré Suffren”, un edificio di 25.000 m² situato a Parigi, e “Campus Eiffage”, un complesso di 33.000 m² a Vélizy Villacoublay. Operazione che ha portato l’ammontare complessivo dei nuovi impegni di vendita sottoscritti da Covivio nel 2021 a oltre 880 milioni €, generando un margine medio del +3,4% sugli ultimi valori di perizia.
Gabetti (+213,7%) ha riportato la migliore performance tra i titoli del settore, trainata dalla crescita dei risultati che nei primi nove mesi 2021 hanno registrato ricavi più che triplicati (+219%). L’Ebitda servizi si è attestato a 15,6 milioni in forte crescita rispetto ai 3,6 milioni. In evidenza Gabetti Lab che opera nel settore delle riqualificazioni energetiche (ecobonus 110%), i cui ricavi sono passati da 7,6 milioni di settembre 2020 a 86,8 milioni di settembre 2021.
Forti acquisti anche su Risanamento (+129,4%) e AbitareIn (+71,9%). Quest’ultima ha annunciato a inizio dicembre i risultati dell’esercizio 2020-2021 (al 30 settembre 2021) chiusi con ricavi consolidati a 124,8 milioni (+70,8%), di cui ricavi delle vendite pari a 50,4 milioni (41,4 milioni FY19-20). L’EBT si è attestato a 16,7 milioni (+49%) e l’utile netto consolidato di spettanza del gruppo ha registrato un progresso del 32,6% a 12,2 milioni (9,2 milioni nell’esercizio 2019-2020). La market leadership del gruppo è confermata dalla pipeline che conta circa 300.000 mq commerciali per 3.318 appartamenti tipo.
Next Re (+51,9%), già Nova Re, ha assunto a novembre nuova denominazione sociale. Una proposta di rebranding della Società funzionale a marcare l’avvio dell’ambizioso processo di crescita e sviluppo avviato con l’ingresso della Società nel Gruppo CPI Property Group S.A.
Positiva anche Coima Res (+14%). Ricordiamo in merito i risultati dei primi nove mesi del 2021 della società, chiusi con un incasso del 100% dei canoni di locazione (+1,2% su base like for like) che ha confermato nuovamente la solidità del portafoglio conduttori composto. L’FFO ricorrente e l’utile operativo netto (EPRA Earnings) si sono fissati rispettivamente a 16,1 milioni (17,9 mln 9M20) e a 12,1 milioni (13 mln 9M20). In occasione dell’approvazione dei risultati, Coima Res ha sottolineato come la solida performance operativa registrata da inizio anno e la maggiore visibilità delle attività, hanno spinto ad aumentare del 5% la guidance per il FY21 in termini di EPRA Earnings per azione a 0,42 euro (vs precedente guidance di 0,40 euro per azione).
Infine, Coima Res ha stipulato un nuovo accordo di finanziamento con Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, BNP Paribas, ING Bank e UniCredit per 165 milioni per il rifinanziamento del portafoglio immobiliare (per un importo di 120 milioni) e la concessione di una nuova linea, per un importo di 45 milioni, a supporto dei piani capex relativi agli immobili Monterosa, Tocqueville e Deruta. Si tratta del primo finanziamento perfezionato da Coima Res che integra come fattore caratterizzante l’allineamento alla tassonomia europea delle attività economiche sostenibili e uno dei primi in Italia. La scadenza media ponderata del debito consolidato di Coima Res si posizione a circa 3,5 anni, rispetto a circa 1,8 anni prima dell’operazione. La media ponderata del costo del debito “all in” sarà pari a circa 2,1%.
IGD (+7,2%) ha presentato a dicembre il nuovo piano industriale 2022-2024, che ha come obiettivo primario la gestione proattiva degli asset per proiettarli nel futuro e prepararli alle nuove sfide di mercato. E’ previsto un ritorno alla crescita organica improntata alla sostenibilità e all’innovazione.