Mercati asiatici – Andamento contrastato, tiene la Cina

Andamento contrastato per le principali borse asiatiche in un contesto comunque complessivamente caratterizzato da minori volumi tipici degli ultimi giorni dell’anno.

Gli investitori restano intenti a valutare le implicazioni economiche della rapida diffusione della variante omicron, la riduzione degli stimoli da parte delle banche centrali e l’elevata inflazione alimentata dagli ostacoli nella catena di approvvigionamento.

Occhi nel contempo sulla Cina dove le autorità hanno rinnovato il loro impegno per un approccio di tolleranza zero verso il Covid-19 mentre si trovano ad affrontare nella città occidentale di Xi’an il peggior focolaio dal 2020.

Resta l’attenzione anche sulla stretta normativa di Pechino e sul settore immobiliare dove un’unità del China Evergrande Group prevede di tagliare la propria partecipazione in China Calxon Group dopo non essere riuscita a rimborsare il debito per tempo (mancato pagamento di cedole per 255 milioni di dollari delle sue obbligazioni a giugno 2023 e 2025 in scadenza martedì 28 dicembre).

Focus infine su Alibaba, in trattative per la vendita della sua partecipazione in Weibo, servizio di social media simile a Twitter, a un conglomerato cinese di proprietà statale, con Pechino che si sta muovendo per frenare l’influenza dei colossi tecnologici del Paese in ambito media.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si muove a 1,1315 e il dollaro yen a 115,15. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 79,26 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 76,61 dollari al barile. Oro in area 1.798 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai segna +0,6% e Shenzhen +1%. Hong Kong a -0,3%.

In Giappone, Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,4 e lo 0,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,2%), S&P 500 (+0,1%) e Nasdaq (-0,1%).