Oil & Gas (-0,7%) – In rosso Saras (-2,2%)

Chiusura negativa per le borse europee nella penultima seduta dell’anno, rifiatando dopo i guadagni dei giorni precedenti ad eccezione di Londra, salita sui livelli pre pandemia alla riapertura dopo la pausa per le festività natalizie.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,4% a 27.344  punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,7%, rispetto al -1% del corrispondente indice europeo.

In lieve ribasso le quotazioni del greggio, nonostante i dati Eia abbiano mostrato il quinto calo settimanale consecutivo delle scorte Usa, la più lunga striscia da settembre, mantenendosi comunque sui massimi da oltre un mese.

Si attenuano intanto le preoccupazioni degli investitori sulla rapida diffusione della variante Omicron, in scia all’ottimismo che il suo impatto sarà meno severe rispetto alle precedenti ondate della pandemia.

Secondo gli ultimi studi scientifici, la nuova mutazione sembrerebbe avere una natura meno grave rispetto alle altre varianti, riducendo quindi potenzialmente la necessità di imporre restrizioni alla mobilità e, di conseguenza, gli effetti sulla domanda di carburante.

Tra le big del comparto in calo Eni (-1%), mentre hanno limitato le perdite Tenaris (-0,2%) e Saipem (-0,6%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni vendite su Saras (-2,2%), mentre ha chiuso poco sotto la parità Maire Tecnimont (-0,1%).