Mercati – Milano riparte col piede giusto (+1,4%) nel 2022 malgrado Iveco (-10,2%)

Giornata positiva per le borse europee nella prima seduta del 2022, con il Ftse Mib di Milano che termina in progresso dell’1,4% a 27.730 punti. Ben intonati anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%), ancora chiusa Londra per festività. A Wall Street scambiano poco mossi Dow Jones (-0,1%), S&P500 (flat) e Nasdaq (+0,5%), con Tesla (+10%) in evidenza dopo i numeri sopra le attese sulle consegne del quarto trimestre.

L’azionario europeo ha subito ripreso a correre dopo il finale volatile del 2021, condizionato dalla diffusione della variante Omicron e dalle persistenti pressioni inflazionistiche. La volatilità, secondo gli strategist, potrebbe protrarsi anche per buona parte del 2022, in attesa di maggiori sviluppi sui fattori di incertezza citati e sulle prossime decisioni di politica monetaria da parte delle banche centrali.

Mercoledì verrà pubblicato il verbale dell’ultima riunione del FOMC mentre nei giorni seguenti l’attenzione si concentrerà sulle parole di alcuni esponenti della Fed (Bullard giovedì e Daly venerdì) e della BCE (Schnabel, sabato).

L’agenda macroeconomica odierna ha visto la diffusione degli indici PMI manifatturieri finali di dicembre delle principali economie europee, tra cui Italia, Francia e Germania, nonché l’aggregato dell’Eurozona. Quest’ultimo ha evidenziato una crescita della produzione invariata (58,0 punti) rispetto a novembre, malgrado una minore pressione sulla catena di distribuzione. In linea con le attese l’omologo indicatore statunitense a 57,7 punti.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra in area 1,129 mentre il cambio fra biglietto verde e yen sale a 115,3. Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,2%) a 78,8 dollari e il Wti (+0,9%) a 75,9 dollari, sostenute dalla diminuzione della produzione libica in vista della riunione di martedì dell’OPEC+ per discutere la politica di produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,19%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Tenaris (+3,95%) e Stellantis (+3,85%), quest’ultima in scia alla buona intonazione del comparto automobilistico e prima dei dati sulle immatricolazioni di dicembre.

Bene anche Tim (+3,4%) dopo le dichiarazioni di Cdp in favore del progetto della rete unica e Bper (+3,4%), che ha chiesto alla Consob maggior chiarezza su eventuali offerte di terzi per Carige. In calo invece Iveco (-10,2%) nel giorno dello sbarco in borsa dopo lo scorporo da Cnh (-2,3%). Sottotono anche Diasorin (-2,5%) e Amplifon (-1,7%).