Nell’ultima seduta il FTSE Italia Automobili e Componentistica ha guadagnato il 2,2%, registrando una performance lievemente inferiore al corrispondente indice settoriale europeo (+2,3%). Avvio di 2022 in rialzo anche per il FTSE MIB con un guadagno pari all’1,4%.
L’azionario ha subito ripreso a correre dopo il finale volatile del 2021, condizionato dalla variante Omicron e dalla corsa dell’inflazione. Volatilità che secondo gli strategist dovrebbe protrarsi anche nel 2022, in attesa di capire le prossime decisioni di politica monetaria da parte delle banche centrali. Mercoledì sarà pubblicato il verbale dell’ultima riunione del FOMC mentre nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà sugli interventi di alcuni esponenti della Fed (Bullard giovedì e Daly venerdì) e della BCE (Schnabel, sabato). L’agenda macroeconomica di ieri ha visto la diffusione degli indici PMI manifatturieri finali di dicembre delle principali economie europee, tra cui Italia, Francia e Germania, nonché l’aggregato dell’Eurozona. Quest’ultimo ha evidenziato una crescita della produzione invariata rispetto a quella di novembre (a sua volta la seconda più debole osservata da quando la produzione ha ripreso a crescere a luglio del 2020), malgrado una minore pressione sulla catena di distribuzione.
Esordio da dimenticare per le azioni ordinarie di Iveco Group (-10,2%) che hanno iniziato ieri ad essere negoziate su Euronext Milan dopo la sottoscrizione dell’atto di scissione da Cnh Industrial.
Segnaliamo inoltre che CNH Industrial (-1%) ha completato l’acquisizione del 90% del capitale sociale di Sampierana. Come precedentemente annunciato il 30 agosto 2021, l’acquisizione del restante 10% dell’azienda avverrà nel corso dei prossimi quattro anni attraverso meccanismi concepiti appositamente per assicurare un passaggio di consegne agevole.
Performance invece positiva per Stellantis (+3,8%). In rialzo anche Pirelli (+0,7%) e Ferrari (+0,3%). Tra le Mid Cap, denaro su Brembo (+1,9%) e Piaggio (+0,3%).