Mercati – Milano (+0,8%) e l’Europa chiudono ancora in rialzo, contrastata Wall Street

Altra giornata all’insegna degli acquisti per le borse europee, mentre a Wall Street viaggiano incerti Dow Jones (+0,6%), S&P500 (flat) e Nasdaq (-1,5%), con i tecnologici frenati dall’eventualità che i tassi di interesse più elevati svalutino i loro profitti.

A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,8% a 27.954 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%) e il Ftse 100 di Londra (+1,6%).

Nel complesso, gli operatori hanno momentaneamente messo da parte le incertezze legate alla diffusione della variante Omicron, nonostante l’aumento record di un milione di contagi registrato ieri negli Stati Uniti, scommettendo perlopiù sulla ripresa dell’economia e di settori ciclici come viaggi e auto.

Tuttavia, sullo sfondo restano i parziali timori per l’elevata inflazione, le difficoltà nella supply chain e la prossima stretta monetaria delle banche centrali, in attesa delle minute della Federal Reserve, in uscita domani sera, e dei dati americani sul mercato del lavoro.

Sotto le attese l’indice Ism manifatturiero statunitense (58,7 punti) a dicembre, in recupero invece il Pmi manifatturiero cinese (50,9 punti). Diffusi anche i numeri tedeschi su vendite al dettaglio (+0,6% mensile e +0,2% annuo) e disoccupazione (5,2%) oltre al Pmi manifatturiero britannico (in crescita a 57,9 punti) e l’inflazione francese (+2,8% tendenziale a dicembre), aspettando i dati sui prezzi al consumo di Italia e Germania nel corso della settimana.

Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco sotto 1,13 (a 1,129) mentre il cambio fra biglietto verde e yen supera quota 116 per la prima volta dal gennaio 2017.

Tra le materie prime restano in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,3%) a 80,0 dollari e il Wti (+1,3%) a 77,0 dollari. Intanto, l’Opec e i suoi alleati hanno concordato di procedere con l’aumento previsto della produzione di 400.000 barili al giorno da febbraio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,21%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate rimbalza Iveco (+6,0%) dopo le vendite della prima seduta e l’avvio di copertura di Goldman Sachs ed Equita con rating Buy. Seguono Unicredit (+3,8%), Ferrari (+3%) e Stellantis (+2,2%). In calo invece Diasorin (-2,6%), Amplifon (-2,1%) e Inwit (-1,9%).