Ieri il FTSE Italia Automobili e Componentistica ha riportato un rialzo del 2,5%, sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+3,2%) ma sovraperformando il principale indice di Milano (+0,8%).
Gli operatori hanno momentaneamente messo da parte le incertezze legate alla diffusione della variante Omicron, nonostante l’aumento record di un milione di contagi registrato ieri negli Stati Uniti, scommettendo perlopiù sulla ripresa dell’economia e di settori ciclici come viaggi e auto. Passano parzialmente in secondo piano anche i timori per l’elevata inflazione, le difficoltà nella supply chain e la prossima stretta monetaria delle banche centrali, in attesa delle minute della Federal Reserve, in uscita in serata, e dei dati americani sul mercato del lavoro.
Le azioni di Iveco Group hanno messo a segno un rimbalzo del 6% dopo l’esordio da dimenticare in calo del 10,2%. La performance è stata sostenuta dagli inizi di copertura di Goldman Sachs ed Equita Sim che hanno rispettivamente fissato il prezzo obiettivo a 12 euro e 18 euro. Gli analisti della Investment Bank milanese ritengono che il flowback offra multipli di entrata cheap.
Tra le altre Big Cap, bene Ferrari (+3%) e Stellantis (+1,6%). Quest’ultima nonostante i dati di dicembre riguardanti le immatricolazioni del gruppo in Italia, pari a 31.687 unità, abbiano evidenziato un calo del 34,8% su base annua. Complessivamente nell’intero 2021 le immatricolazioni Stellantis sono aumentate a 549.775 (+2,6%).
Performance positiva anche per le due Mid Cap, Piaggio (+2,4%) e Brembo (+1,5%).