Partenza prevista senza una direzione precisa e con variazioni contenute per le principali piazze europee. Il tutto, dopo la seduta di ieri a due velocità per Wall Street con il Dow Jones a +0,6% e il Nasdaq a -1,3% che è stato appesantito dall’aumento dei rendimenti obbligazionari.
Seduta perlopiù negativa anche per i maggiori indici asiatici con il comparto tecnologico che ha sostanzialmente seguito le vendite iniziate negli USA. Ad Hong Kong l’indice delle azioni tech è sceso sui minimi da maggio 2020, penalizzato dalla riduzione degli investimenti nel settore a causa della normativa di Pechino.
La giornata offre diversi spunti macro con i PMI servizi e composito finali di dicembre delle principali economie (Francia, Italia, Germania, Eurozona), oltre al dato sull’inflazione in Italia. Nel primo pomeriggio invece attenzione sugli Stati Uniti dove sarà diffuso il dato ADP sull’occupazione di dicembre.
In serata sono attesi i verbali della riunione della Fed del mese scorso che, insieme ai Non Farm Payroll di dicembre (in uscita venerdì), potrebbero aumentare la visibilità sul potenziale ritmo di aumenti dei tassi. Tra le ultime indicazioni sull’argomento, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha sostenuto l’idea di effettuare due aumenti dei tassi nel 2022 per contrastare i rischi dettati dall’inflazione.
A Piazza Affari si continua a monitorare Iveco Group che, a due giorni dall’esordio, ha annunciato la sottoscrizione di un finanziamento sindacato di 1,9 miliardi che comprende una linea di credito revolving committed di 1,4 miliardi e un finanziamento di 0,5 miliardi. Operazione in relazione alla scissione del business di Iveco Group da CNH. Quest’ultima ha nel frattempo visto il proprio rating di lungo periodo alzato da Fitch Ratings a ‘BBB’+ da ‘BBB-‘.