Mercati – Prevale l’ottimismo in Europa, finale Ftse Mib +0,7% a 28.162 punti

Chiusura perlopiù in rialzo per le borse europee, mentre a Wall Street procedono incerti Dow Jones (+0,2%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,8%), con i tecnologici sempre penalizzati dalla prospettiva di tassi più elevati e dalla rotazione settoriale.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in progresso dello 0,7% a 28.162 punti, sui massimi dal 2008. Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), poco mossi il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Gli investitori restano propensi a scommettere sulla ripresa economica nonostante le incertezze riconducibili all’evoluzione della pandemia, l’elevata inflazione, i problemi nelle catene di approvvigionamento e la prossima stretta monetaria di molte banche centrali.

A tal proposito, verranno attentamente monitorati i verbali della Fed in uscita questa sera per eventuali indicazioni sul ritmo di rialzo dei tassi nel 2022. Cresce infatti la convinzione che l’istituto di Washington possa ritoccare il costo del denaro almeno tre volte a partire da maggio per contrastare le pressioni sui prezzi.

Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti del Fomc e della Bce nei prossimi giorni, oltre al job report statunitense di dicembre, in calendario venerdì. Intanto, i dati americani ADP sul settore privato hanno evidenziato la creazione di 807mila impieghi a dicembre, contro i 410 mila posti di lavoro attesi e i 505 mila di novembre.

In mattinata, gli indici Pmi servizi e composito dell’eurozona del mese scorso hanno segnalato a dicembre un rallentamento della crescita economica ai minimi da nove mesi, complice l’impatto della variante Omicron sull’attività e gli ordini nel settore terziario. In Italia i prezzi al consumo hanno registrato un aumento tendenziale del 3,9% (4,2% il dato armonizzato).

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,133 mentre il cambio fra biglietto verde e yen ritraccia leggermente a 115,9 dopo aver toccato ieri i massimi dal 2017. Tra le materie prime scambiano in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,45%) a 81,2 dollari e il Wti (+1,55%) a 78,2 dollari, dopo la riduzione inferiore alle attese delle scorte americane emersa dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,24%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap proseguono gli acquisti su Iveco (+6,2%) dopo il rimbalzo di ieri e la sottoscrizione di un finanziamento sindacato di 1,9 miliardi. Bene anche Pirelli (+5,25%) dopo l’upgrade di JP Morgan da neutral a overweight con target price alzato da 5,6 a 7,5 euro. Denaro su Stellantis (+4%) e Telecom Italia (+2,7%), mentre arretrano Cnh (-1,1%) e le utilites A2A (-1,1%), Terna (-0,8%) ed Hera (-0,8%).