Partenza mista per i maggiori indici di Wall Street, con il Dow Jones in lieve rialzo a +0,1%, lo S&P500 a -0,2% e il Nasdaq a -0,8%. Il tutto, mentre le piazze europee si muovono in territorio positivo con guadagni modesti compresi tra lo 0,1% e lo 0,6% del FTSE MIB.
Lo scenario di inizio 2022 mostra volatilità con i titoli tecnologici che soffrono il rialzo dei rendimenti sull’obbligazionario. I fattori di incertezza sono diversi, tra cui la pandemia, l’elevata inflazione, nonché la prossima stretta monetaria di molte banche centrali.
I verbali della Fed in uscita questa sera saranno monitorati con attenzione dagli operatori, alla ricerca di nuove indicazioni sul ritmo di rialzo dei tassi nel 2022. Inizia a diffondersi l’idea che l’istituto di Washington possa ritoccare il costo del denaro almeno tre volte a partire da maggio per contrastare le pressioni sui prezzi e anche figure come il Presidente della Fed di Minneapolis, Neel Tushar Kaskari, che non prevedeva strette fino al 2024, ha cambiato idea, ipotizzando due rialzi entro l’anno.
L’agenda macro statunitense ha visto la diffusione del dato settimanale MBA al 31 dicembre (riguardante le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti) in calo del 5,6% il dato ADP di dicembre che ha evidenziato la creazione a dicembre di 807mila posti di lavoro. La stima ADP National Employment Report sul mondo del lavoro negli Usa ha ampiamente superato le attese degli operatori, pari a 410 mila nuovi posti di lavoro (novembre rivisto a 505 mila unità da 534 mila unità). Alle 15:45 sarà diffuso invece il Markit PMI servizi e composito finale di dicembre.
Spostando il focus sul Forex, il cambio euro/dollaro sale in area 1,1334 mentre il dollaro/yen scende a 115,69. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 81,07 dollari e il Wti (+1,3%) a 77,99 dollari, aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.
Sul comparto obbligazionario, il rendimento del decennale americano resta poco mosso all’1,647% mentre quello del biennale sale allo 0,782%.
Infine, tra i titoli da evidenziare del S&P500, bene Nucor (+3,7%) e Pfizer (+3,1%) che ha ricevuto un upgrade da neutral a buy da BofA e un rialzo del target price a 70$ (vs 59$).