Mercati Usa – Scivola il Nasdaq (-1,3%)

Seduta a due velocità ieri a Wall Street con il listino tecnologico che cede il passo, appesantito dall’aumento dei rendimenti obbligazionari, ed il Dow Jones (+0,6%) che realizza il nuovo massimo storico andando a sfiorare anche la nuova soglia dei 37.000 punti a metà giornata.

In mezzo, lo S&PP500 chiude praticamente invariato (-0,1%) mentre il Russell 2000 guadagna l’1,1%, migliore performance tra gli indici principali.

In calo tutti i pesi massimi della tecnologia, il cui indice riesce a tuttavia a recuperare dal minimo intraday (-2%). In evidenza Tesla (-4%), Nvidia (-3%), AMD (-4%), Amazon, Apple e Microsoft che lasciano sul terreno oltre un punto percentuale. Tra i titoli “tradizionali” Ford avanza dell’undici per cento segnando il suo massimo assoluto.

Mini rimbalzo del VIX (+2%) a quota 16,95 punti.

Sul mercato obbligazionario continua la risalita dei rendimenti che avanzano di due punti base al 1,64% sulla scadenza decennale, dopo un massimo intraday all’1,68%. Si tratta del più sensibile incremento ad inizio anno dal 2009 e del più marcato in due giorni dal marzo 2020.

Tra le materie prime il petrolio continua la sua marcia al rialzo guadagnando un altro punto percentuale che gli consente di salire oltre i 77 dollari al barile.

Recupero anche per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – che guadagnano circa un punto percentuale.

Riprendono a salire anche le materie prime agricole con frumento, mai e soia che avanzano dell’uno per cento.

Sul mercato valutario, il dollaro rimane forte nei confronti della moneta unica chiudendo a 1,129.