Obbligazioni – Occhi sul nuovo BTP trentennale scadenza 1° settembre 2052

Mattinata prevalentemente in leggero rialzo per i rendimenti del Vecchio Continente, con gli operatori alla ricerca di una maggiore visibilità sul potenziale ritmo di aumento dei tassi che potrebbe delinearsi dopo la diffusione in serata dei verbali della riunione della Fed del mese scorso e la lettura di dicembre dei Non Farm Payroll di dicembre che saranno comunicati invece venerdì.

Intanto, in Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha affidato a Barclays Bank Ireland, BNP Paribas, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e J.P. Morgan il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo benchmark a 30 anni BTP – scadenza 1° settembre 2052.

La transazione, precisa la nota del ministero, sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato.

Il nuovo Btp trentennale, come segnala MF citando gli analisti di Unicredit, sostituirà il Btp 1,7% settembre 2052, emesso nell’ottobre del 2020. La dimensione dell’operazione sarà probabilmente di 8-10 miliardi, suppongono gli specialisti. In termini di pricing, andando a guardare il rendimento delle emissioni sul mercato di lunghezza simile, Unicredit ottiene un fair value del 2,08%.

Nel frattempo, il rendimento del Btp decennale sale all’1,22% (+3 bp) con uno spread ampliatosi a 134 punti (+3 bp).

Oltreoceano poco mosso il tasso del T-Bond all’1,64% (-1 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro viaggia in lieve rialzo a 1,131.