Altra seduta positiva per le borse europee che proseguono il rally nel nuovo anno, mettendo da parte le incertezze legate alla variante Omicron e al ritiro degli stimoli monetari. In programma questa settimana la diffusione dei verbali del Fomc e gli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, oltre ai dati americani sul mercato del lavoro. Sotto le attese l’indice Ism di dicembre sull’attività manifatturiera degli Usa, in recupero il Pmi manifatturiero cinese.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,8% a 27.955 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,7%, sottoperformando il corrispondente indice europeo (+1,1%).
In rialzo le quotazioni del greggio, dopo che l’Opec e i suoi alleati hanno concordato di procedere con il prossimo aumento della produzione di 400.000 barili al giorno previsto per febbraio, in un contesto caratterizzato da una domanda solida malgrado l’impatto della variante Omicron. Il gruppo si attiene dunque al proprio piano per ripristinare gradualmente la produzione interrotta durante la pandemia. Le stime sul primo trimestre vedono un surplus più contenuto rispetto alle precedenti previsioni, a causa dell’offerta più debole.
Tornando al comparto oil & gas di Piazza Affari, tra le big fa meglio Eni (+1,6%), che risulta anche la migliore del settore.
Tra le mid, Saras (+0,6%) ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Benchmark). Il margine di raffinazione medio al 31 dicembre 2021 si è attestato a +2,2 dollari/barile, in calo rispetto ai +2,4 dollari rilevati la settimana precedente.
Tra le small denaro in particolare su D’Amico (+1,3%).