Aeroporto di Bologna – Chiude il 2021 con 4 mln di passeggeri (+63,7% su 2020 ma -56,4% su 2019)

L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il 2021 con 4.096.287 passeggeri complessivi, pari ad un incremento del 63,7% sul 2020, ma con un decremento del 56,4% sul 2019, ultimo anno pre-Covid. Dati che riportano il Marconi ai livelli di traffico del 2006, prima della “rivoluzione” portata negli anni successivi dalle compagnie aeree low cost.

In particolare, nel 2021 i passeggeri su voli nazionali sono stati 1.535.859, in crescita del 91,2% sul 2020, ma in calo del 21,5% sul 2019, mentre i passeggeri su voli internazionali sono stati 2.560.428, in aumento del 50,8% sul 2020, ma a -65,6% sul 2019.

I movimenti aerei annuali sono stati 38.029 (+39,1% sul 2020, -47,8% sul 2019), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 38.854 tonnellate (+12,1% sul 2020, +2,2% sul 2019). Il cargo si conferma quindi il settore in cui il Marconi ha reagito meglio alla crisi pandemica. In particolare, l’Aeroporto di Bologna è salito al 3° posto in Italia per tonnellate di merci trasportate.

Dopo l’inizio d’anno difficile e la ripresa registrata da maggio a novembre, la diffusione della variante Omicron e la nuova “stretta” sui voli hanno nuovamente frenato la ripartenza.

A Dicembre 2021 i passeggeri sono 468.607, pari ad un decremento del 33,8% sullo stesso mese del 2019. I passeggeri su voli nazionali sono stati 158.360 (+5,1% sul 2019), quelli su voli internazionali 310.247 (-44,3% sul 2019). I movimenti aerei del mese sono stati 4.481, pari ad un calo del 20,2% su Dicembre 2019, mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.529 tonnellate, per una crescita del 16,0% sullo stesso mese del 2019.

Il 2022 si apre ora con l’impatto della nuova variante, che sta già portando ad una revisione al ribasso nella programmazione delle compagnie aeree per le prime settimane dell’anno, a fronte di nuovi timori di “chiusure” tra Paesi. L’uscita dall’emergenza sanitaria e il progressivo ritorno alla fiducia dei passeggeri sono legate all’evoluzione della pandemia nei mesi a venire, all’implementazione delle misure di contrasto alla stessa e soprattutto ad una maggiore armonizzazione delle regole di viaggio a livello internazionale.