Carige in rally a Piazza Affari in scia alle indiscrezioni su una possibile offerta presentata da Crédit Agricole per acquisirne il controllo, concorrente a quella già arrivata da Bper (-1,8% a 1,89 euro). Intorno alle 10:00 il titolo guadagna il 3,4% a 0,79 euro, mentre l’indice di settore cede l’1,6 per cento.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero e altri giornali, Crédit Agricole avrebbe presentato un’offerta di acquisto da un euro al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), azionista di riferimento della banca ligure con l’80% del capitale, a cui chiede un’iniezione di capitale da circa 700 milioni.
Secondo quanto si apprende da Il Sole 24 Ore, invece, nelle ultime ore ci sarebbero stati colloqui informali tra Crédit Agricole Italia, controllata italiana del gruppo francese, e lo stesso FITD. Il giornale aggiunge che al momento non sarebbe stata formalizzata nessuna offerta, che però sarebbe ormai pronta.
Nei giorni scorsi Giampiero Maioli, Ceo di Crédit Agricole Italia, aveva smentito tale ipotesi. “È un dossier che conosco poco e non sono in grado di dare indicazioni. Non abbiamo altri dossier”, aveva affermato il manager.
Ad oggi l’unica banca ad avere presentato un’offerta non vincolante resta Bper, che, dopo la bocciatura del FITD (lo scorso 16 dicembre) alla prima proposta presentata lo scorso 14 dicembre (che prevedeva l’acquisto dell’istituto genovese a un euro a fronte di una ricapitalizzazione da un miliardo da parte del FITD, proposta però ritenuta “non conforme” dallo stesso Fondo), il 18 dicembre si è detta disponibile ad effettuare approfondimenti ma nel contesto di un adeguato regime di esclusiva, che al momento il fondo non sembra disposto a concedere.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il FITD sarebbe disposto a concedere un’esclusiva solo nel caso in cui ci fosse una sola offerta sul tavolo, strutturata e ritenuta adeguata.
Proprio per far uscire allo scoperto altri operatori potenzialmente interessati, Bper a fine 2021 ha inviato una missiva alla Consob, chiedendo che venga fatta chiarezza sull’esistenza di altre offerte per Carige.
Tornando all’offerta di Bper, secondo quanto riportato da MF, non è da escludere che le posizioni tra la banca modenese e il fondo possano avvicinarsi. Se l’istituto guidato da Piero Montani abbassasse a 600-700 milioni l’importo richiesto per la ricapitalizzazione preventiva di Carige, si potrebbe trovare un punto d’incontro, anche perché si tratterebbe si un ammontare in linea con quanto previsto dall’articolo 35 dello statuto del FITD. Da Bper potrebbe arrivare un’apertura in tal senso.
Tuttavia, secondo quanto riporta il giornale, all’interno del FITD ci sarebbero visioni diverse tra le varie banche in merito alla proposta di Bper. I grandi istituti avrebbero manifestato segnali di apertura, mentre quelli medio/piccoli avrebbero manifestato delle perplessità.
Altre indiscrezioni di stampa parlano di un potenziale interesse anche del fondo di private equity Cerberus e di Bnp Paribas.
La vicenda è osservata da vicino anche dalla BCE, che da tempo chiede un quadro più chiaro sul futuro della banca ligure. Inoltre, la banca ligure, nel caso non trovasse un partner, dovrebbe varare un aumento di capitale da 400 milioni, di cui la gran parte dovrebbe essere sottoscritto dallo stesso FITD.