IVS Group ha sottoscritto con un gruppo di azionisti di Ge.S.A. (GeSA) un contratto finalizzato all’acquisizione del 75,8% del capitale (calcolato al netto delle azioni proprie) della stessa GeSA, uno dei primi e più importanti operatori italiani nel settore del vending.
L’acquisto di tale partecipazione, unitamente alla quota del 24,2% di GeSA detenuta dal Gruppo Liomatic, con cui IVS Group ha firmato a fine ottobre 2021 un accordo analogo, consentirà di raggiungere il pieno controllo anche di GeSA, che entrerà pertanto nel perimetro di consolidamento di IVS Group all’esecuzione dell’operazione.
Il prezzo è stato fissato in via preliminare in 84 milioni, soggetto ad aggiustamento prezzo in funzione della posizione finanziaria netta al closing.
La struttura dell’operazione prevede che i venditori del 75,8% di GeSA reinvestano una parte significativa, nell’ordine del 75%, del corrispettivo pattuito, in IVS Partecipazioni (azionista di controllo di IVS Group, con il 62,15%, calcolato al netto delle azioni
proprie in portafoglio), di cui diventeranno azionisti con una partecipazione nell’ordine del 10-11%.
IVS Group, finanzierà l’acquisto del 75,8% di GeSA con nuovi mezzi propri, incrementando l’importo dell’aumento di capitale da circa 100 milioni già previsto per l’acquisizione del Gruppo Liomatic.
L’operazione di aumento di capitale, offerto in opzione al mercato, salirà quindi a circa 185 milioni e sarà sottoscritta, almeno pro-quota, da IVS Partecipazioni.
Il completamento di tutti i passaggi dell’operazione, dall’avvio di una Confirmatory Due Diligence su GeSA, all’esecuzione dell’aumento di capitale, è previsto nel secondo trimestre del 2022.
Da questa operazione, insieme alla già annunciata aggregazione con Liomatic, emergerà un gruppo che ha sviluppato oltre 800 milioni di consumazioni nel 2020 e più di 1,2 miliardi nel 2019 pre Covid, con circa 300.000 distributori installati, oltre 3.800 dipendenti e una quota di mercato nel vending in Italia nell’ordine del 21%.
Il fatturato consolidato (pro-forma, Italia più attività internazionali) risultante dalla
business combination era pari circa 680 milioni nel 2019, con un EBITDA del 20% circa sul fatturato; quello 2020, fortemente influenzato dagli effetti della pandemia, pari a circa 500 milioni, con un EBITDA del 16%.