Mercati – Eurolistini in calo, focus su politica monetaria e pandemia

Vendite in Europa e futures di Wall Street poco mossi dopo la chiusura negativa di ieri, in scia alle minute della Fed da cui è emerso un atteggiamento più restrittivo delle attese.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dello 0,9% in area 27.920 punti, dopo aver toccato nei gironi scorsi i massimi dal 2008. Deboli anche il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Oscillano intorno alla parità i derivati su Dow Jones e S&P500 e Nasdaq, quest’ultimo reduce da un ribasso del 3,3%, con i tecnologici frenati dalle aspettative di tassi più alti e dalla rotazione settoriale.

I verbali della riunione di dicembre della Fed hanno confermato la volontà di accelerare il rialzo dei tassi e la rimozione degli stimoli monetari. Il programma di acquisti da 120 miliardi al mese per supportare l’economia post-covid terminerà entro marzo mentre il costo del denaro dovrebbe essere incrementato tre volte nel corso dell’anno, con un primo ritocco di 25 punti base atteso già a marzo.

L’inasprimento della politica monetaria si inserisce in un contesto già condizionato dalla dirompente diffusione della variante Omicron, che costringe molti Paesi a introdurre nuove restrizioni per arginare i contagi, rallentando la ripresa.

Nei prossimi giorni il focus si concentrerà sugli interventi di alcuni esponenti delle banche centrali e sul job report statunitense di dicembre, in calendario domani.

Dall’agenda macroeconomica odierna sono giunti in mattinata i dati sui prezzi alla produzione industriale dell’eurozona (+1,8% mensile e +23,7% tendenziale a novembre) e gli ordini di fabbrica in Germania (+3,7% m/m e +1,3% annuo a novembre), in attesa dei numeri tedeschi sui prezzi al consumo di dicembre e di diversi report negli Usa, tra cui quello sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, la bilancia commerciale di novembre e l’indice Ism servizi del mese scorso.

Sul Forex l’euro/dollaro risale leggermente a 1,133 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 115,9. Tra le materie prime, modesti guadagni per le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 81,2 dollari e il Wti (+0,7%) a 78,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,3%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap scambiano in rialzo soprattutto Stellantis (+0,8%), Intesa (+0,8%) e Tenaris (+0,6%) mentre arretrano Inwit (-3,4%), Amplifon (-2,6%), Moncler (-2,5%) e Iveco (-2,4%).