I principali indici europei hanno avviato la seduta in territorio negativo, con il FTSE MIB in calo dell’1,3% in area 27.783 punti. Il Dax di Francoforte cede lo 0,9%, il Cac40 di Parigi l’1,1%, l’Ibex35 di Madrid l’1,3% e il FTSE100 di Londra lo 0,9%.
Le vendite hanno travolto i mercati mondiali dopo la diffusione dei verbali del FOMC dello scorso mese, che hanno immediatamente inasprito il sentiment durante la seduta statunitense (Nasdaq -3,3%) e portato a forti vendite diffuse anche in Asia, dove pesa ulteriormente la diffusione di Omicron.
I verbali della riunione del 14-15 dicembre hanno confermato l’intenzione della FED di aumentare i tassi più rapidamente del previsto e la riduzione degli aiuti monetari. Il programma di aiuti da 120 miliardi al mese finirà entro marzo mentre i tassi di interesse, come emerso dalle proiezioni del Dot Plot, sembrano destinati a tre rialzi nel corso dell’anno. Il mercato degli swap overnight quota ora con una probabilità dell’80% un aumento di 25 punti base già nella riunione della Fed di marzo.
L’inasprimento della politica monetaria arriva inoltre in un momento ancora caratterizzato da alcune incertezze, tra cui la dirompente diffusione di Omicron. Sebbene la variante sembri essere meno grave rispetto alle precedenti, le potenziali nuove restrizioni potrebbero danneggiare la ripresa economica in corso. Hong Kong ha infatti introdotto nuovi limiti, oltre ad aver bloccato i voli da otto paesi ma anche in Cina sono state introdotte delle restrizioni per le persone in arrivo dagli USA.
Questa mattina sono stati diffusi i PMI servizi e composito di dicembre di Cina e Giappone e gli ordini di fabbrica tedeschi di novembre, con quest’ultimi che hanno ampiamente superato le attese evidenziando un rialzo del 3,7% su base mensile (consensus +2,3%) e dell’1,3% su base annua (consensus -1,1%). Tra gli altri appuntamenti da monitorare, i prezzi alla produzione industriale di novembre dell’Eurozona (ore 11:00), l’inflazione tedesca preliminare di dicembre (ore 14:00), le nuove richieste di sussidi negli USA (ore 14:30) e l’indice ISM Servizi di dicembre (ore 16:00). Ma le attenzioni sono prevalentemente rivolte ora verso i non-farm payroll USA di Dicembre in uscita domani.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,1288 e il cambio fra biglietto verde e yen fino a 115,87. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 80,52 dollari e il Wti (-0,3%) a 77,64 dollari. Ieri, ricordiamo, i dati settimanali dell’Energy Information Administration hanno mostrato una riduzione inferiore alle attese delle scorte americane.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund raggiunge 139 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,28%.
Tornando a Piazza Affari, rosso diffuso su tutti i titoli del FTSE MIB, a contenere le vendite Inwit (-0,5%), A2A (-0,7%) e Diasorin (-0,8%). In coda Unicredit (-2,1%), Interpump (-2,2%) e Moncler (-2,5%).