Utility (-0,8%) – Resiste Snam (+0,5%), la peggiore Alerion Clean Power (-3,4%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,8%, meglio del corrispondente europeo (-1,3%) ma al di sotto del Ftse Mib (+0,7%).

Ancora acquisti sulle borse europee, che scommettono sulla ripresa mettendo da parte le incertezze legate alla variante Omicron e al ritiro degli stimoli monetari. Diffuse in serata le minute dell’ultima riunione del Fomc, mentre nei prossimi giorni si attendono gli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, oltre ai dati americani sul mercato del lavoro. Sopra le attese il report Adp, mentre i Markit Pmi nell’eurozona segnalano un rallentamento della crescita ai minimi da 9 mesi a dicembre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,24%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big resiste Snam (+0,5%).

Hera (-0,8%) ha reso note le variazioni intervenute, rispetto alla comunicazione del 1° giugno 2021, al “Contratto di Sindacato dei Soci Pubblici di Hera S.p.A. dell’Area Territoriale Romagna” stipulato il 27 maggio 2021, vigente dal 1° luglio 2021.

Tra le mid, Iren (-1,3%) ha attivato numerose iniziative per rimarcare la vicinanza a tutti i propri clienti (circa 2 milioni fra mercato libero e mercato tutelato) contro il rincaro dei costi di luce e gas.

Prese di profitto su Alerion Clean Power che scivola in coda a -3,4%.

Tra le small fa meglio Eems (+2,8%).

Secondo le stime di Terna, nel periodo natalizio, dal 20 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022, i consumi elettrici italiani sono aumentati dell’8,7%, rispetto allo stesso periodo del 2020-2021, e del 13,7% rispetto a quello del 2019-2020.