Mercati – Europa chiude debole nel giorno dei non farm payrolls, Milano a -0,1%

Finale perlopiù in calo per le borse del Vecchio Continente, in linea con l’andamento di Wall Street, nel giorno della pubblicazione dei dati americani sul mercato del lavoro.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,1% a 27.618 punti. Sottotono il Dax di Francoforte (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%), sopra la parità invece il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano, il Dow Jones è sostanzialmente invariato mentre S&P500 e Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,3% e lo 0,8%.

Il job report ha evidenziato la creazione a dicembre di 199 mila impieghi, meno della metà rispetto alle attese, con un tasso di disoccupazione in diminuzione al 3,9% e una crescita dei salari medi orari del 4,7% annuo (mezzo punto percentuale sopra il consensus). I non farm payrolls di novembre sono stati rivisti al rialzo a 249 mila (da 210 mila).

Dati che nel complesso non dovrebbero cambiare i piani della Fed, intenzionata ad accelerare la rimozione degli stimoli e ad alzare i tassi di interesse tre volte quest’anno, probabilmente già da marzo, per contrastare le pressioni inflazionistiche. Una prospettiva recentemente supportata dalle minute relative alla riunione di dicembre e dai commenti di alcuni esponenti del Fomc.

Nell’eurozona, intanto, i prezzi al consumo hanno registrato a dicembre un incremento tendenziale del 5%, oltre le aspettative, aggiungendo pressione alla Bce per un’eventuale svolta restrittiva nell’attuale politica monetaria accomodante.

La prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali alimenta l’incertezza e la volatilità sui mercati, in un contesto già appesantito dalla pandemia e dalle restrizioni adottate da diversi Paesi. A tal proposito, la Germania è pronta ad inasprire le restrizioni sull’accesso a ristoranti e bar.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,134 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 115,7. Tra le materie prime, viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 82,1 dollari e il Wti (-0,1%) a 79,35 dollari, dopo aver annullato i precedenti guadagni innescati dalle tensioni in Kazakistan e i vincoli sull’offerta.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,32%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spicca Stm (+3,7%) dopo i dati preliminari migliori della guidance sui ricavi netti del quarto trimestre. Bene anche Banco Bpm (+2,4%) e Banca Mediolanum (+1,8%) mentre arretrano Campari (-2,9%), Iveco (-2,9%) e Nexi (-3,1%).