I futures statunitensi lasciano intravedere un avvio ancora incerto per Wall Street dopo la seduta di ieri archiviata in rosso. La lettura dei Non Farm Payroll di dicembre ha evidenziato la creazione di 199 mila nuovi impieghi e un tasso di disoccupazione in calo al 3,9%.
Il dato reso noto dal Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha deluso ampiamente le attese che indicavano un valore in aumento di 450 mila nuovi posti di lavoro, dopo le 249 mila nuove unità di novembre (dato rivisto da 210 mila unità). Migliora il tasso di disoccupazione rispetto al mese precedente (4,2%) e oltre le attese degli operatori (4,1%).
Nonostante la consueta importanza del dato macro per valutare lo stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce, è opinione diffusa che il rapporto non cambierà di molto le prospettive della FED emerse dai verbali del 14-15 dicembre scorso.
Le minutes diffuse mercoledì sera hanno infatti evidenziato le intenzioni dell’Istituto di accelerare la rimozione degli stimoli e alzare i tassi tre volte nel corso dell’anno, con il primo incremento del costo del denaro atteso per marzo. Tempistiche coerenti con le affermazioni e le attese del presidente della Fed di St. Louis, James Bullard (tra i più hawkish).
In Europa, sempre dall’agenda macro, l’inflazione dell’eurozona è balzata oltre le attese al 5% (consensus +4,8% a/a; novembre +4,9% a/a). L’incremento su base mensile dei prezzi al consumo si è attestato allo 0,4% (consensus +0,3%; novembre +0,4%).
Tra i titoli da evidenziare nel premarket, Discovery a +4,4% dopo che BofA ha raccomandato il titolo.