Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata negativa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,8%, il Dax l’1% e il Ftse 100 lo 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq perde il 2,2%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones l’1,1%.
In lieve ribasso le quotazioni del greggio, con i problemi di fornitura dal Kazakistan e dalla Libia controbilanciati dall’aumento dei contagi a livello mondiale causati dalla variante Omicron.
I prezzi del petrolio hanno guadagnato il 5% la scorsa settimana dopo che le proteste in Kazakistan hanno bloccato la produzione del principale giacimento petrolifero del Paese, mentre la manutenzione degli oleodotti in Libia ha spinto la produzione a 729.000 barili al giorno da un massimo di 1,3 milioni di bpd l’anno scorso.
Secondo quanto riportano fonti di stampa, Royal Dutch Shell sarebbe emersa a sorpresa come un potenziale acquirente per gli asset rinnovabili dell’indiana Sprng Energy, presentando un’offerta da 1,2 miliardi di dollari che avrebbe superato quelle dei rivali. In corsa ci sarebbero anche il fondo infrastrutturale canadese Macquarie e quello pensione canadese Cppib.
BP stanzierà 500 milioni di dollari per un programma di buy back che avrà luogo fino al 7 febbraio.