Global Markets Industrial – Thyssenkrupp: accordo con Shell per progetto fornitura idrogeno

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industriale.

Giornata negativa per gli indici europei. Il CAC 40 cede l’1,2% e il Dax l’1%. Male anche il Ftse Mib (-0,8%) e il Ftse 100 (-0,5%). A Wall Street in forte ribasso il Nasdaq (-2,3%), male anche lo S&P 500 (-1,7%) e il Dow Jones (-1,2%).

Thyssenkrupp ha firmato un contratto per la fornitura della supermajor petrolifera Shell con un impianto di elettrolisi da 200 MW al porto di Rotterdam per produrre idrogeno verde dall’energia proveniente dal futuro parco eolico offshore Hollandse Kust North.

L’impianto sarà basato sui moduli di elettrolisi dell’acqua alcalina da 20 MW del conglomerato industriale tedesco, con i primi lavori di costruzione degli elettrolizzatori che inizieranno nella primavera di quest’anno.

Shell dovrebbe prendere una decisione finale riguardo l’investimento per costruire il progetto “Holland Hydrogen I” entro la fine dell’anno. L’impianto da 200 MW è in lizza per essere il più grande al mondo al momento della messa in servizio, il che è previsto nel 2024.

“Non vediamo l’ora di supportare la costruzione di un importante hub per l’idrogeno nell’Europa centrale e di contribuire alla transizione dell’Europa verso l’energia verde”, ha affermato Christoph Noeres, responsabile dell’idrogeno verde presso Thyssenkrupp.

Rio Tinto ha avviato l’importante compito di decarbonizzare le sue vaste operazioni ferroviarie per il trasporto di minerale di ferro nella regione di Pilbara, nell’Australia Occidentale.

Nello specifico Rio Tinto ha accettato di acquistare quattro treni elettrici a batteria dal produttore statunitense Wabtec. Meno di una settimana fa il rivale Fortescue Metals Group aveva rivelato di aver acquistato due locomotive elettriche a batteria in collaborazione con Caterpillar.

La produzione delle locomotive di Rio Tinto inizierà negli Stati Uniti il prossimo anno, con la società che pianifica nuove stazioni di ricarica nei suoi porti e miniere. La mossa fa parte dei piani di riduzione delle emissioni che la Società mira a tagliare del 50% entro il 2030, anche grazie ad un investimento da 7,5 miliardi di dollari entro il 2030.