Mercati – Mattinata incerta, Milano resiste sopra la parità

Andamento poco mosso per le borse europee e per i futures di Wall Street, dopo la volatilità dei giorni scorsi accentuata dalla prospettiva di un ritiro accelerato degli stimoli monetari. Il Ftse Mib di Milano viaggia in rialzo dello 0,2% in area 27.670 punti, mentre oscillano intorno alla parità il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) il Ftse 100 di Londra (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Sostanzialmente invariati i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Il focus dei mercati resta concentrato sulle prossime mosse delle banche centrali, in particolare la Fed da cui ci si attende con molta probabilità un primo rialzo dei tassi di interesse già a marzo per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche. Ipotesi rafforzata dai dati di venerdì sul mercato del lavoro, da cui è emerso un incremento sopra le attese dei salari orari, accompagnato da un calo della disoccupazione, nonostante un numero di nuovi impieghi inferiore alle aspettative.

Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che l’istituto di Washington ritocchi il costo del denaro quattro volte nel 2022 e che possa avviare il processo di alleggerimento del proprio bilancio entro luglio.

Nei prossimi giorni verranno attentamente monitorati i dati sui prezzi al consumo degli Stati Uniti, in uscita mercoledì, oltre agli interventi di alcuni esponenti del Fomc.

In attesa di maggiori ulteriori indicazioni sulle strategie di politica monetaria, gli operatori si stanno riposizionando sui titoli ciclici più economici, a discapito degli asset che hanno raggiunto valutazioni più elevate sulla base delle prospettive di crescita, maggiormente esposti ad un incremento dei tassi.

Allo stesso tempo, resta alta l’attenzione per la diffusione della variante Omicron a livello mondiale. In Asia, la Cina ha registrato i primi casi del nuovo ceppo del virus, mentre le autorità di Taiwan e del Vietnam si preparano a intensificare le restrizioni in vista delle festività per il Capodanno Lunare.

Dall’agenda macro sono giunti i dati di novembre sulla disoccupazione in Italia (in calo al 9,2%) e nell’eurozona (in discesa al 7,2%).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,133 mentre il cambio fra biglietto verde e yen staziona a 115,6. Tra le materie prime, frazionali ribassi per le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 81,6 dollari e il Wti (-0,1%) a 78,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,29%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si distinguono in positivo Leonardo (+3,2%), Moncler (+1,9%) e Campari (+1,7%) mentre arretrano Cnh (-1,6%), Amplifon (-1,9%) e Stm (-2,4%).