Mercati – Piazza Affari scivola in territorio negativo (-0,5%)

Prevalgono i ribassi fra le borse del Vecchio Continente, dopo l’avvio in rosso di Wall Street. A Milano il Ftse Mib arretra dello 0,5% in are 27.470 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,7%) il Cac 40 di Parigi (-0,9%) mentre resiste l’Ibex 35 di Madrid (flat). In calo Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-1,1%) e Nasdaq (-1,7%) a Wall Street, con i tecnologici frenati dalla rotazione settoriale alimentata dalla prospettiva di tassi di interesse più elevati.

Il focus dei mercati resta concentrato sulle prossime mosse delle banche centrali e sull’evoluzione della pandemia. Le ultime indicazioni provenienti dalla Fed e dai dati macro hanno rafforzato le ipotesi di almeno tre interventi restrittivi sul costo del denaro nel 2022 per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche. Il primo ritocco è atteso già a marzo, seguito da un altro intervento a giugno.

Il report di mercoledì sui prezzi al consumo statunitensi fornirà un quadro ancora più chiaro, così come i commenti di alcuni membri del Fomc in programma questa settimana.

Nel frattempo, rimane alta l’attenzione per la diffusione della variante Omicron a livello mondiale. In Asia, la Cina ha registrato i primi casi del nuovo ceppo del virus, mentre le autorità di Taiwan e del Vietnam si preparano a intensificare le restrizioni in vista delle festività per il Capodanno Lunare.

Dall’agenda macro sono giunti i dati di novembre sulla disoccupazione in Italia (in calo al 9,2%) e nell’eurozona (in discesa al 7,2%).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,13 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 115,3. Tra le materie prime, lievi ribassi per le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 81,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 78,7 dollari, dopo aver registrato il maggior rialzo settimanale in un mese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,29%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si distinguono in positivo Pirelli (+2%), Leonardo (+1,8%) e Bper (+1,4%) mentre arretrano Diasorin (-4,2%), Nexi (-4,3%) e Amplifon (-4,3%).